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Una scossa al settore nautico: la barca si stampa in 3D grazie alla start up di Palermo

Fibra di carbonio, fibra di vetro, processi di produzione digitale e robotica: la barca dei palermitani stampata in 3D gareggerà alla regata transoceanica del 2019

Balarm
La redazione
  • 12 dicembre 2017

Francesco Belvisi e Daniele Cevola di Ocore con la loro barca

Una barca a vela nata da una stampante 3d, leggera e pratica come una tavola da surf è la vincitrice della quindicesima edizione del Premio Nazionale per l’Innovazione a Napoli. E l'idea è tutta palermitana.

Il progetto della barca parte infatti dalla start-up Ocore di Palermo, nata nel 2014 per iniziativa di Daniele Cevola e Francesco Belvisi e incubata al Consorzio Arca di Palermo.

La barca si è aggiudicata il primo premio e ha vinto anche il "Premio Industrial": ben 50 mila euro da investire nelle attività hi-tech.

«L’idea di realizzare questo progetto è nata dalla volontà di innovare un settore che è fermo a 50, forse 60 anni fa a causa della crisi del 2009 che ha fortemente danneggiato l’industria manifatturiera», sostiene Daniele Cevola, fondatore del progetto insieme a Francesco Belvisi e Mariga Perlongo.

«L’obiettivo - precisa - era quello di costruire le strutture di un’imbarcazione senza modelli e stampi e questo ha portato a una geometrizzazione delle strutture rendendole più leggere e performanti».
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Il progetto si fonda infatti sull’unione tra la robotica e l’additive manufacturing, cioè la stampa 3D, che consente di progettare il modello e di scomporre l'oggetto in strati stampabili, eliminando di conseguenza il problema della stampa 3D tradizionale che richiede l’impiego di appositi modelli.

Inoltre, quello che viene realizzato è un unico oggetto, così da non avere diverse parti da unire poi in un secondo momento. «Si tratta di un ottimo sistema per le aziende che hanno bisogno di produrre su larga scala» ha dichiarato Cevola.

Indubbiamente tra i vantaggi c'è la significativa riduzione della tempistica e la parziale sostituzione della forza lavoro con le più avanzate macchine robotiche, senza considerare che tali tecnologie permettono di abbattere i costi e realizzare pezzi unici anziché stampi.

Ma il vero cavallo di battaglia è costituito dall’impiego, nei processi di produzione digitale, di materiali ad alto livello tecnologico come le fibre di carbonio e di vetro che sono fondamentali per la creazione di componenti di grandi dimensioni, leggere ma al tempo stesso molto resistenti.

L'imbarcazione verrà impiegata in occasione della regata transoceanica nel 2019, una competizione che si svolge ogni due anni e che si svolge da gennaio-febbraio fino ad agosto-settembre.
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