LIBRI
Tre giorni di cultura nel nome della letteratura
Ospiti alcuni tra i maggiori critici e scrittori italiani, nonché alcuni promotori del Gruppo 63 (fondato da trenta scrittori, poeti e critici a Palermo, nel 1963)
Una vera e propria scorpacciata di autori, libri e riconoscimenti per tre giorni dedicati alla cultura, in una speciale maratona della letteratura. Inizia giovedì 27 novembre, con il convegno sul tema “La questione dello sperimentalismo, in occasione dei quarant’anni del Gruppo 63”, la ventinovesima edizione del Premio Internazionale Mondello-Città di Palermo, promosso dalla Fondazione Andrea Biondo e dall’assessorato alla Cultura del Comune di Palermo. Il convegno, curato da Alba Donati, sarà ospitato a partire dalle 16.30 di giovedì e fino a sabato 29 a Villa Malfitano a Palermo (Via Dante 167) e vedrà avvicendarsi al microfono alcuni tra i maggiori critici e scrittori italiani, nonché alcuni promotori del Gruppo 63 (fondato da trenta scrittori, poeti e critici letterari a Palermo, nel 1963).
Il convegno si aprirà con l’incontro tra Edoardo Sanguineti e Alfonso Berardinelli che dovranno confrontarsi con diversi giovani critici, che fungeranno da controrelatori, con interventi più brevi. Ogni partecipante dovrà parlare di due libri che, secondo la definizione ironica del Gruppo 63, rappresentano le “Liale” contemporanee, per scovare quali possono essere gli equivoci della moderna industria culturale. L’ideatore del convegno è Gianni Puglisi, assessore comunale alla Cultura che lo definisce come: «L’occasione di dare alla storia e al movimento sperimentalista in letteratura, un nuovo termine a quo. Se Adorno aveva scritto che dopo Auschiwtz non sarebbe stato più possibile scrivere una poesia, noi oggi, da Palermo – continua - altra terra martoriata da soprusi e violenze mafiose forse mai sopiti nella quotidianità dell’esperienza, vogliamo rilanciare un messaggio di vitalità della Letteratura e l’originalità di un genere, che nella categoria della sperimentazione, scrive le sue pagine più belle e insieme più libere».
Nelle altre sezioni, i riconoscimenti sono andati a Maria Antonietta Saracino per “Il giorno della libertà di Ralph Eleison” (Einaudi), nella sezione “opera di traduzione”. Il Premio Mondello, inoltre, quest’anno ha introdotto diverse novità: dalla sezione dedicata alla poesia dialettale, con il “Premio Ignazio Buttitta”, vinto da Nino De Vita con “Cutusìu” (edizioni Misogea), al Premio per la Comunicazione, attribuito a Michele Mirabella. Il Premio speciale della Giuria è stato assegnato a Isabella Quarantotto De Filippo (moglie di Eduardo De Filppo), per “In mezzo al mare un’isola c’è” (La Conchiglia). Premiato anche il teatro Biondo stabile di Palermo, quando quest’anno ricorre anche il suo centenario di vita ed attività: “per la capacità di rappresentare una continuità culturale, valorizzando la cultura teatrale e la città”. Infine, a Martin Amis, è stato attribuito il Premio speciale del presidente della Giuria, Gianni Puglisi, per il suo ultimo romanzo “Koba il terribile” (Einaudi), in uscita nel mese di novembre, in cui l’autore affronta criticamente il problematico atteggiamento degli intellettuali liberali europei e americani nel rapporto con l’ideologia stalinista.
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