SANITÀ
Picco influenzale, Palermo non ti teme: i consigli del medico per genitori e bambini
Si deve bere tanto e dimenticare gli antibiotici se è il medico a dirlo: la parola a Giovanni Muscolino, pediatra di villa Serena, che spiega come vincere l'influenza
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Siamo in pieno picco influenzale e tante persone, soprattutto le mamme e i papà, sono davvero preoccupate. Negli scorsi giorni a Palermo il pronto soccorso degli ospedali pediatrici è giunto al collasso, con oltre 120 accessi quotidiani dal 23 dicembre ad adesso.
Il Ministero della Salute ha affermato che in effetti si tratta di una vera e propria epidemia: sono 8 milioni i casi registrati fino a oggi, ma il vero problema, più che la brutta influenza, è l'eccesso di zelo. Come si fa a combattere l'influenza senza farsi prendere dal panico?
«Quello che spesso viene dimenticato soprattutto dai genitori - dice il pediatra Giovanni Muscolino - è che la febbre è una valida risposta da parte dell'organismo all'infezione. La paura della febbre alta è molto comune, ma la verità è che si tratta di un meccanismo difensivo».
Sono stati moltissimi, infatti, i casi di bambini portati in ospedale con la febbre alta. Un errore comune ma decisamente rischioso, dato che espone i bambini al contatto con altri piccoli pazienti e quindi con altri ceppi virali.
Altro errore comune? L'uso di antipiretici e, soprattutto, di antibiotici. Se la febbre è una risposta naturale, l'antipiretico la limita, la blocca. «Per quanto riguarda l'antibiotico - spiega Muscolino - può solo complicare le cose, specialmente considerando che l'epidemia quest'anno comprende vomito e diarrea che possono essere aggravate da questo medicinale».
L'abuso di antibiotici può inoltre creare assuefazioni e resistenza nei bambini, eppure spesso viene usato più di ciò quelle cose a cui occorrerebbe dare la priorità: il riposo e tanta, tanta, tanta acqua.
«Il modo migliore per superare l'influenza, infatti è stare a riposo, al caldo, e idratarsi continuamente. I bambini devono bere molto e se non dovessero mangiare (e s'intende non mangiare davvero, non mangiare meno) il pediatra può consigliare una soluzione reidratante orale, per integrare nutrienti e sali minerali», conclude il pediatra.
Insomma, che si sia grandi o piccini all'influenza si sopravvive con poche regole d'oro: letto, calore, coperte, alimenti leggeri e acqua. E senza correre immediatamente verso l'armadietto dei medicinali o al pronto soccorso.
Il Ministero della Salute ha affermato che in effetti si tratta di una vera e propria epidemia: sono 8 milioni i casi registrati fino a oggi, ma il vero problema, più che la brutta influenza, è l'eccesso di zelo. Come si fa a combattere l'influenza senza farsi prendere dal panico?
«Quello che spesso viene dimenticato soprattutto dai genitori - dice il pediatra Giovanni Muscolino - è che la febbre è una valida risposta da parte dell'organismo all'infezione. La paura della febbre alta è molto comune, ma la verità è che si tratta di un meccanismo difensivo».
Sono stati moltissimi, infatti, i casi di bambini portati in ospedale con la febbre alta. Un errore comune ma decisamente rischioso, dato che espone i bambini al contatto con altri piccoli pazienti e quindi con altri ceppi virali.
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«La febbre fino a 41 gradi non deve essere una preoccupazione: con la temperatura alta il germe muore. Deve essere il pediatra, eventualmente, a consigliare di portare il bambino al pronto soccorso», dice ancora Muscolino.Altro errore comune? L'uso di antipiretici e, soprattutto, di antibiotici. Se la febbre è una risposta naturale, l'antipiretico la limita, la blocca. «Per quanto riguarda l'antibiotico - spiega Muscolino - può solo complicare le cose, specialmente considerando che l'epidemia quest'anno comprende vomito e diarrea che possono essere aggravate da questo medicinale».
L'abuso di antibiotici può inoltre creare assuefazioni e resistenza nei bambini, eppure spesso viene usato più di ciò quelle cose a cui occorrerebbe dare la priorità: il riposo e tanta, tanta, tanta acqua.
«Il modo migliore per superare l'influenza, infatti è stare a riposo, al caldo, e idratarsi continuamente. I bambini devono bere molto e se non dovessero mangiare (e s'intende non mangiare davvero, non mangiare meno) il pediatra può consigliare una soluzione reidratante orale, per integrare nutrienti e sali minerali», conclude il pediatra.
Insomma, che si sia grandi o piccini all'influenza si sopravvive con poche regole d'oro: letto, calore, coperte, alimenti leggeri e acqua. E senza correre immediatamente verso l'armadietto dei medicinali o al pronto soccorso.
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