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Orlando: programma ai cittadini in 350mila lettere

Tanti sono gli sprechi individuati dal candidato che vede come unica cifra dell'efficienza, la riorganizzazione degli uffici tecnici e dei dipendenti comunali

  • 23 aprile 2012

La città come una vecchietta che ha subito mille piccoli scippi nel corso degli anni seppur il suo ladro sepesse che nella borsetta non teneva nulla. «Inutile dichiarare il dissesto - dice il candidato sindaco Leoluca Orlando alla presentazione del suo programma - sarebbe la scelta più ovvia ma la meno conveniente». E per proporre la sua idea di città predispone l'invio di 350mila lettere a cittadini con sintesi programma. La proposta decisiva è una gestione stralcio che eviti che si imponga all'amministrazione un blocco che le vieterebbe di fare assunzioni oltre che l'ovvio aumento delle imposte. «Per evitare la morte civile è necessario risolvere al contempo i fattori emergenza e progetto, in modo che ponendo l'attenzione su uno dei due fattori non si rischi di rimanere incartati nell'altro».

Negli undici comizi che il candidato porta in piazza, il richiamo più frequente è quello ai tempi in cui Orlando era sindaco, a quando la città possedeva un rating A3 che poneva l'affidabilità della città alla pari della Germania. Una città che da allora è cambiata insieme ai cittadini che adesso devono riscoprire il piacere di viverla. Le proposte per una amministrazione seria e trasparente, credibile ed affidabile spaziano dai trasporti alla riqualificazione degli spazi pubblici.

E nelle notti insonni che Orlando dedica allo studio sistematico del bilancio comunale - di cui se sarà sindaco si occuperà anche al mattino - il candidato individua le cancrene della società: tra i primissimi provvedimenti c'è il ripristino della mobilità con il riassetto dell'Amat i cui problemi gestionali sono degenerati in problemi di tipo finanziario. Bisogna riportare alla circolazione tutti i mezzi di trasparto che al momento sono posteggiati e smembrati per farne pezzi di ricambio. «Durante gli anni della mia amministrazione - spiega - erano 400 i mezzi destinati alle corse, adesso sono solo 190. Così come serve una vasta ri-programmazzione della funzione dei dipendenti, che non necessariamente vanno licenziati ma re-disposti in base alle proprie competenze per evitare che l'idraulico faccia l'elettricista». Il candidato che "Lo sa fare" vuole avviare un intervento deciso sulla mobilità, integrando tram, metropolitana e autobus, e stimolando allo stesso tempo l’uso delle biciclette e l’uso collettivo e sociale dei taxi.

Ci tiene a specificare che non servono consulenti esterni per riqualificare la città e che dopo l'operazione verità su conti e bilanci, dopo aver rintracciato la natura dei debiti, la vera soluzione sta nell'aumento del fatturaro più che nei tagli e nelle reimpostazioni più che nei licenziamenti. E srotola un lungo elenco di scippi che l'amministrazione passata ha compiuto ai danni delle comunità, scelte figlie dell'incompetenza e dell'incapacità; un esempio? Sebbene i dipendenti del Comune non abbiano più come un tempo dei contratti a tempo indeterminato, ma a tempo determinato, il Comune continua a versare all'Inps gli stessi contributi gettando inutilmente al vento puntulmente più di un milione di euro. Tanti altri sono gli sprechi individuati dal candidato che vede come cifra dell'efficienza la riorganizzazione degli uffici tecnici - che rappresentano la linea diretta di rapporti con gli operatori economici - e di quelli pubblici, dall'anagrafe ai rapporti con le imprese.

E poi, ribadendo la sua solidarietà alla causa del Teatro Garibaldi riaperto, il candidato di Italia dei Valori dà spazio alla promozione di una cultura diffusa, anche grazie a “case della cultura” da realizzare in ciascuna delle circoscrizioni. Una visione della città che vede nel recupero dei Cantieri culturali alla Zisa e nella valorizzazione delle eccellenze, la possibilità di fare di Palermo una capitale culturale aperta al mondo, che usi la cultura per promuovere benessere e qualità della vita. Non meno importante per Orlando sarà il rilancio delle attività culturali e di animazione che diano vitalità al centro storico e ai quartieri, moltiplicando gli spazi di socializzazione aperti e gestiti con i giovani e puntanto a centri commerciali "di quartiere". Anche da qui la possibilità che Palermo sia nel 2019 la Capitale Europea della Cultura. Da qui alle elezioni continuano intanto gli appuntamenti che vedono protagonista Orlando di incontri con promotori e supporters: giovedì 26 aprile alle ore 18 presso il teatro Al Massimo arriva Antonio Di Pietro.

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