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Linux Day, il pinguino alla riscossa

Sabato 29 novembre, è stata invece interamente dedicata agli studenti con dimostrazioni pratiche delle potenzialità di Linux

  • 1 dicembre 2003

Fino a qualche anno fa era conosciuto solo agli addetti ai lavori. Oggi sta diventando un degno concorrente del sistema operativo di casa Microsoft. Stiamo parlando di Linux, ai più affezionati conosciuto come il "pinguino" per via del logo che lo rappresenta. Sebbene sia relativamente bassa la percentuale di home computer che girano sotto Linux, è notevole invece il numero sempre crescente di aziende in tutto il mondo che hanno deciso di adottare questo sistema operativo. E proprio per parlare degli ottimi risultati raggiunti negli ultimi anni e per "educare" un numero sempre più ampio di persone (soprattutto giovani) all'etica dell'Open Source (ovvero del software libero con codice sorgente pubblico), anche quest'anno, per il terzo anno consecutivo, è stata organizzata a Palermo "Linux Day & Night", una 2 giorni nel segno del pinguino.

Nella prima giornata, venerdì 28 novembre, protagoniste sono state le aziende, che hanno assistito agli interventi di diversi esperti del mondo della programmazione, della progettazione di software ed economisti, tutti concordi nell'affermare la "convenienza" del sistema operativo Linux. La seconda giornata, sabato 29 novembre, è stata invece interamente dedicata agli studenti con dimostrazioni pratiche delle potenzialità di Linux e con dei seminari per spiegarne la storia e lo sviluppo. Perché scegliere Linux? Per il professore Salvatore Modica, della Facoltà di Economia e Commercio di Palermo, è semplice: "perché essendo un sistema operativo a codice sorgente pubblico, permette a tutti i programmatori del mondo di modificarlo, aggiornarlo e crearne nuove versioni innescando così un ciclo infinito (cosa invece impossibile con Windows).

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In buona sostanza i programmatori possono adattare i programmi alle esigenze delle aziende, senza che queste debbano necessariamente ricorrere alla casa di produzione del software, e così facendo immettono nel mercato conoscenza, oltre che applicativi sempre più aggiornati". A chi invece avanza delle riserve sulla complessità di Linux, risponde Robert Loos, presidente di Suse Linux Italia. «Mia moglie - dice Loos - non è mai stata molto pratica con i computer. Una volta ebbe qualche difficoltà a connettersi ad internet con Windows e io le portai a casa un notebook con una distribuzione Linux. Nel giro di pochi minuti, senza che io la aiutassi, aveva già capito da sola come far funzionare la macchina per raggiungere i suoi scopi».

Se qualcuno avesse ancora dei dubbi, è d'obbligo citare allora anche l'ingegnere Vincenzo Virgilio, organizzatore della manifestazione, secondo il quale: «Linux (e tutto il mondo che gira intorno a questo sistema operativo: movimenti, associazioni, gruppi di sviluppo, ecc) è nato per una questione di libertà. Otrre alle libertà individuali, in una società civile serve infatti anche la libertà di studiare, ricercare e collaborare insieme ad altri. Con il software proprietario, cioè di cui non abbiamo il codice sorgente (es. Windows), queste libertà sono fortemente limitate. Il nostro obiettivo ultimo è quindi quello di spingere tutti, anche le pubbliche amministrazioni ad adottare Linux, un sistema operativo valido, libero e decisamente più economico di un software proprietario».

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