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La Venere di Morgantina al museo di Aidone

Per ospitare la statua, il Museo archeologico di Aidone è stato ristrutturato, recuperando spazi con l'intento di aumentare la capacità espositiva

Balarm
La redazione
  • 26 aprile 2011

Con il ritorno della dea, realizzata nel quinto secolo a. C. e trafugata oltre trenta anni fa, si punta alla rinascita della provincia di Enna. Scolpita circa 2600 anni fa, la Venere di Morgantina, verrà mostrata ai siciliani in tutta la sua statuaria bellezza da martedì 17 maggio al museo archeologico di Aidone ad Enna. Trafugata oltre trenta anni fa e poi venduta al Paul Getty Museum, che di recente l'ha restituita, la statua di epoca ellenistica è divisa in tre pezzi e il montaggio, come ha spiegato Enrico Caruso, direttore del museo archeologico di Aidone, comincerà lunedì per terminare al massimo entro giovedì.

Per ospitare la statua, il Museo archeologico di Aidone è stato ampiamente ristrutturato, recuperando quattro nuovi spazi con l'intento di aumentare la capacità espositiva: nella stanza dedicata alla dea, saranno allestite anche alcune vetrine contenenti i frammenti appartenuti alla statua, ma ormai danneggiati e non più integrabili alla figura. Tra le iniziative promosse, tanti gli spettacoli, i convegni e i tour rivolti a tutti i partecipanti ed oltre otto milioni di euro destinati al completamento dei restauri della Villa del Casale, al sito archeologico di Morgantina e ai lavori di restauro del Castello di Lombardia di Enna.

Tre giorni prima dell'apertura al pubblico, i residenti del Comune di Aidone potranno ammirare la dea in esclusiva e gratuitamente. Per tutti gli altri il costo del biglietto, acquistabile dal 18 maggio anche online, per visite no-stop dalle 9 alle 20, sarà di 6 euro o di 10 euro se acquistato insieme alla visita dell'area archeologica di Morgantina. Per informazioni è possibile consultare il sito www.deadimorgantina.it.

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