ARTE E ARCHITETTURA
Irriconoscibile, anarchico e malinconico: il Taravella tutto nuovo in mostra al Riso
Venti opere inedite tra tele e allumini di grande formato superano i limiti dell'artista: la mostra "Cronotipi" è allestita a palazzo Riso ed è visitabile fino al 18 ottobre
"Crontipo 8", tecnica mista su piuma
"Cronotipi", la mostra di Croce Taravella realizzata in collaborazione con la Galleria Adalberto Catanzaro in corso al Museo Riso (visitabile fino al 18 ottobre, scopri di più sugli orari), è una disseminazione di immagini che si scontrano e dialogano tra loro, come un quark spaziale che materializzandosi forma un unico scenario armonico.
Venti opere inedite, tra tele e allumini di grande formato, frutto di un lavoro durato complessivamente tre anni di ricerche e indagini introspettive che rivelano una maturazione della poetica dell’artista.
Seppure siano riconoscibili i tratti distintivi della pittura di Taravella, con la scarificazione delle superfici, la prevalente cupezza delle cromie, e l’incombenza quasi inquietante delle architetture, i nuovi lavori sembrano superare l’idea della città per abbracciare il tema del tempo e della memoria.
«Tutto questo è racchiuso in un unico supporto: un avvicendamento di situazioni diverse, viste da punti di vistra diversi, come a voler scandagliare l’ìdea dell’anarchia totale».
In queste opere “collage” si ritrovano anche citazioni di altri artisti: Van Gogh, Picasso, un autoritratto di Cezanne, insieme ai ritratti di amici, parenti, familiari e altre citazioni pittoriche facenti parte della memoria dell’artista.
L'impegno di Taravella in questo nuovo ciclo pittorico, mira a sviluppare i trascorsi del proprio vivere contemporaneo in un excursus inedito di visioni che rivela l’evolversi del suo pensiero, mantenedo comunque quel fil rouge rintracciabile e coerente del lavoro di questi anni.
Croce Taravella, (Polizzi Generosa 1964), è una delle più rappresentative voci artistiche siciliane. Le sue opere sono state esposte in prestigiose mostre, dall'Europa alla Cina, nonché alle Biennali di Venezia d'Arte e di Architettura.
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