ARTE E ARCHITETTURA
In Sicilia un sogno di umanità: Salvini accoglie i migranti, ma è solo un murales
Siamo in "via dei pozzellesi emigrati" a Pozzallo, in una stradella che sta proprio di fronte al mare: niente è lasciato al caso, neanche la frase tradotta in arabo
È proprio un bel gesto vero? Peccato che è solo un murales, apparso circa tre settimane fa su un muro prospicente il mare, sul lungomare Raganzino, e vicino all'ex hot spot della cittadina siracusana, ormai conosciuta in tutta Italia come paese dell'accoglienza.
A regalare questo piccolo sogno di umanità alla Sicilia è lo street artist isolano Rabit, che ha già pensato alle conseguenze legali che potrebbe portare questo gesto, ma a chi glielo chiede risponde: «So che è un gesto non violento, che esprime legalità quindi sono tranquillo al 100%».
E continua: «La mia idea di street art va verso l'ironia pungente - racconta a Balarm - tutti i miei gesti vanno verso questa direzione, volevo fare parlare di questo gesto toccando mediaticamente una persona altamente comunicativa, ma non volevo avere problemi legali. Ho preso una frase non offensiva e l'ho tradotta in arabo, penso che il punto fondamentale dell'opera è proprio la frase in arabo rivolta direttamente ai migranti. Non volevo essere offensivo non volevo denigrare nessuno ma una denuncia è arrivata anche se ancora non so da parte di chi, visto che i proprietari del muro non sono stati».
Un ulteriore elemento che ha convinto Rabit a lasciare il suo segno proprio su quel muro è il nome della via che è: "via dei pozzallesi emigrati".
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