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Gli umani conoscono mille modi per autodistruggersi: un corto che fa riflettere

"Il Pianeta Perduto" è un cortometraggio animato interamente con la tecnica della computer grafica: a realizzarlo è Teodoro Francesco Liberto, regista indipendente di Catania

Balarm
La redazione
  • 16 aprile 2019

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Si chiama Teodoro Francesco Liberto ed è un regista indipendente di Catania: ha realizzato il cortometraggio 3D dal titolo "Il Pianeta Perduto", che affronta il tema dell'inquinamento ambientale attraverso il genere della fantascienza.

Questo piccolo film di dieci minuti ha lo scopo di insegnare ai più piccoli ad amare e rispettare l'ambiente.

"Il Pianeta Perduto" è il quarto cortometraggio animato interamente con la tecnica della computer grafica di Liberto che ha anche diretto diversi documentari, due di questi realizzati insieme alla Catania Film Commission ("L'elefante nano tra scienza e mito" e "Vincenzo Bellini una vita per la musica").

Un'altro suo documentario, "Il Mondo Incredibile", ha vinto un premio al Video Festival Imperia nel 2017.

A spingerlo a realizzare piccoli film con i pochi mezzi che ha a disposizione è la grande passione che ha per cinema: "Il Pianeta Perduto" per esempio, ha come tema centrale l'inquinamento ambientale.
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Un argomento di estrema attualità per via della recente manifestazione mondiale per la salvaguardia dell’ambiente. «Essendo un film d’animazione - racconta - ho deciso di affrontare questo argomento attraverso la fantascienza».

Un robot viene inviato su un pianeta che si riteneva perduto, per trovare un prezioso minerale che metterà in funzione una macchina che, una volta avviata, potrà riassettare il clima della Terra. Attualmente non esistono marchingegni così sofisticati che possano compiere simili cambiamenti, ma questo escamotage narrativo serve a far partire la storia e darle maggiore pathos.

Anche se il punto di vista proviene da due androidi, uno di questi giudica addirittura l’operato dell’umanità: "Il destino della Terra è già scritto. Gli esseri umani conoscono mille modi per autodistruggersi".

Ma il robot protagonista non crede a queste parole e proseguirà la sua missione, con la speranza che l’umanità impari dai suoi errori.

«Ed è questo il nocciolo della questione - spiega il regista - anche se troveremo il modo di salvare la Terra da un devastante effetto serra e dall'inquinamento, riuscirà a non ricadere negli stessi errori? Io mi auguro di sì».

"Il Pianeta Perduto" ha lo scopo di porre queste domande nel tentativo di creare una coscienza collettiva per la salvaguardia dell’ambiente.
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