CRONACA
È unica al mondo, Zichichi: vi spiego perché Trapani deve essere "Capitale della Cultura"
Il 18 gennaio verrà svelato il nome della città vincitrice. Intanto la World Federation of Scientist ha stabilito che il litorale trapanese ha un’eccezionalità storica unica al mondo
Trapani, l’unica siciliana in corsa per il titolo, non è da meno e ha tra i suoi sostenitori anche Antonio Zichichi, l’illustre scienziato che ha avuto modo di conoscere bene negli anni il territorio, avendo fondato ad Erice, nel 1963, il Centro di cultura scientifica Ettore Majorana (EMFCSC), di cui è presidente.
Nel video che vi proponiamo Antonio Zichichi spiega perché Trapani dovrebbe conquistare il titolo di Capitale Italiana della Cultura 2022, a fronte di un’eccezionalità storica legata alla spiaggia presente sul litorale.
La World Federation of Scientist, infatti, ha stabilito che la spiaggia del trapanese è un luogo unico al mondo.
Nel video Zichichi entra nel merito della vicenda facendo emergere, con dati scientifici, il peso di quella circostanza rispetto al mondo, sottolineando come Trapani fu la città da dove si elaborarono strategie per evitare la distruzione di tutti i centri di produzione di vita nel satellite del Sole.
Lo scienziato è una voce del coro di sostenitori di Trapani, tra questi: Stefania Auci, Pif, Dacia Maraini, Simonetta Agnello Hornby, Patrizia Valeria Li Vigni e Luigi Biondo, oltre ovviamente all'assessorato regionale per il Turismo, Sport, Spettacolo della Regione Siciliana.
“Arte e Cultura, Vento di Rigenerazione” è il titolo del dossier trasmesso al Mibact per la candidatura della città siciliana in corsa insieme a: Ancona, Bari, Cerveteri, L'Aquila, Pieve di Soligo, Procida, Taranto, Verbania, Volterra.
Il progetto prevede anche interventi infrastrutturali in grado di lasciare un segno duraturo sul territorio.
È stata costituita, infatti, una squadra di progettazione che ha elaborato il dossier, con oltre 100 progetti, un Piano strategico culturale a tutti gli effetti che vede la piena partecipazione dei comuni, delle istituzioni, degli attori della filiera culturale, di talenti creativi, dei giovani, delle scuole, delle organizzazioni sindacali e datoriali, del tessuto imprenditoriale.
Noi incrociamo le dita sperando che un altro angolo della Sicilia sia presto faro di Cultura per l’Italia intera nel 2022.
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