TROPPA GRAZIA
Cocaina, chiacchiere e tabacchiere di legno
Che scandalo! Nella nostra regione si vendono i kit per sniffare cocaina nelle tabaccherie. A Catania, li hanno trovati, in una centralissima via. Meno male che è un fatto isolato e che l’azienda che li produce certamente non li vende pure a Palermo, o a Roma o a Milano. Non ci conviene venderli fuori, i soldi a Catania hanno un colore diverso, dicono. E noi ci crediamo. E crediamo pure che se tolgono queste tabacchiere del terzo millennio il consumo di cocaina si riduce assai. Ora che succede? Per intanto qualcuno si è mosso, come il responsabile organizzativo di Forza Italia in Sicilia, Alessandro Pagano, che ha presentato un’interrogazione all’assemblea regionale chiedendo provvedimenti urgenti per vietare la vendita di questi kit nella nostra regione. Pagano dice che è “eticamente inconcepibile che nella nostra regione sia permessa la vendita di simili oggetti che vanificano gli sforzi per reprimere e limitare la grave e sempre più diffusa piaga sociale del consumo di sostanze stupefacenti”. Giusto! Che poi succede che uno comincia con la tabacchiera e finisce con la cocaina. Come quell’amico mio che prima si è comprato il collare e poi si preso un cane. O come quell’altro amico che quando aveva 17 anni il papà gli ha comprato la macchina che faceva 250 all’ora e quando ha preso la patente ha scoperto che poteva andare solo a 130 al massimo, ma la tentazione di dare gas ce l’ha sempre. E ce n’è un altro ancora che in cura presso il servizio sanitario perché a forza di giocare con videopoker e gratta e vinci è diventato dipendente, come un tossico. Pare che è tutto eticamente inconcepibile, ma legalmente possibile. Però stavolta ci perdiamo la faccia se non risolviamo questo problema con urgenza. La regione deve provvedere subito, con la velocità che la contraddistingue. Intanto sarebbe bene che si facessero una bella seduta “renforcé”, tenendo davanti agli occhi o sotto al naso questa tabacchiera per cocainomani e aspiranti tali, giusto per capire qual è il problema e trovare una soluzione a misura per la nostra regione. Lo sappiamo che non è facile, ma affidiamo questa umile preghiera al presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè, affinché trovi l’ispirazione. Quella giusta…
In collaborazione con Pizzino
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