PALERMO AL DETTAGLIO
A Palermo un luogo per potersi concedere un sogno: si chiama Muro della gentilezza
Si chiama “Muro della gentilezza”, “Wall of kindness”, una libreria a cielo aperto ricavata proprio da quelle pietre degli edifici in rovina e decadenti del centro cittadino
Il muro della gentilezza (foto Chiara Andolina)
Non siamo in via del Campo, ma in via Antonio Gagini a Palermo, in pieno centro storico. È qui che, tra mura fatiscenti e strade dissestate nascono i fiori: i libri.
Si chiama "Muro della gentilezza”, “Wall of kindness”, una libreria a cielo aperto, ricavata proprio da quelle pietre degli edifici in rovina e maltenuti.
Ed è proprio questo ciò che rende questo muro davvero speciale. Sembra solo un muro con dei libri dentro, ma invece è molto molto di più. È quella Palermo che riesce a rendere speciale e valorizzare ciò che invece dovrebbe nascondere, come il cattivo mantenimento dei nostri edifici. È quella Palermo che accoglie e cerca di diffondere la bella cultura attraverso uno scambio di libri, come un ritorno alle origini, al baratto.
Non a caso, la biblioteca ed il suo muro si trovano in via Antonio Gagini, noto scultore siciliano, tra via del Poeta e Piazza Monte Santa Rosalia. Mi piace pensare che nulla sia dovuto al caso, e che si tratti di due diverse forme d’arte si fondono per creare un posto magico, gestito da persone altrettanto magiche, sotto la protezione della nostra patrona.
Ho sempre pensato che i libri siano sogni telecomandati da qualcun altro, lo scrittore, e che ci offrano la possibilità di immergerci in luoghi inesplorati ogni volta che ne abbiamo voglia. Un po’ come entrare dentro Narnia, tutte le volte che lo si desidera. Questo muro, per me, rappresenta la porta dietro l’armadio, l’accesso verso il bello della nostra città.
Questa libreria è di pertinenza della Biblioteca Privata Itinerante di Pietro Tramonte, di cui abbiamo parlato qui ed è uno dei posti più suggestivi e importanti della nostra città. Ci dimostra che Palermo non è solo mafia, sole e arancine, ma anche cultura, accoglienza e gentilezza, così come dimostra il suo ideatore che sarà sempre disposto a raccontarvi qualche bella storia, accogliendovi a braccia aperte.
Per questo non è un semplice muro, basta guardarlo per rendersene conto. Rappresenta l’arte dell’arrangiarsi, così come dimostrano quei fili rosa che riescono a sorreggere, sia pur in equilibrio precario, una montagna di libri. Rappresenta la semplicità di una scritta con il pennarello rosso, perché basta poco per diffondere la gentilezza.
Insomma, se vi capita di passare da lì o se avete deciso di farvi visita, non scordatevi di portare un libro con voi e mettere in atto questo baratto: non si sa mai quale sogno potreste concedervi.
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