Zone archeologiche
Catacomba paleocristiana di Villagrazia di Carini
- Indirizzo
-
Via Nazionale 3
90044 Carini (Pa) - Vedi mappa - Visite
- Tutte le domeniche dalle 10.00 alle 13.30 e dalle 15.00 alle 17.30 (su prenotazione)
- Ingresso
- 5 euro (intero), 3.50 euro (ridotto)
- Telefono
- 320.8361431 - 327.9849519 - 347.1085504
- Sito web
- http://www.archeofficina.com
- info@archeofficina.com
- Altri link
- Sconti
- Sconto studenti
Particolare della catacomba di Villagrazia di Carini
La Catacomba paleocristiana di Villagrazia di Carini è una delle più importanti testimonianze del cristianesimo delle origini in Sicilia, per la monumentalità delle sue gallerie e dei cubicoli.
La sua superficie è ornata da apparati pittorici che raffigurano episodi derivati dal Vecchio e dal Nuovo Testamento, come il sacrifico di Isacco, Mosè che fa scaturire l’acqua dalla rupe e l’adorazione dei Magi.
Ancora oggi sono visibili, inolte, le scene di vita quotidiana dei defunti lì sepolti, ambientate come da tradizione all’interno di rigogliosi giardini, chiara allusione al Paradiso.
La Pontificia Commissione di Archeologia Sacra promuove da oltre quindici anni gli scavi alla Catacomba, realizzati in collaborazione con i docenti di Archeologia Cristiana dell’Università di Palermo.
Oggi il sito è gestito dalla cooperativa ArcheOfficina e dai suoi archeologi che ne curato il progetto di fruizione al pubblico, con visite guidate lungo un percorso tra cunicoli, gallerie e ampi cubicoli.
La sua superficie è ornata da apparati pittorici che raffigurano episodi derivati dal Vecchio e dal Nuovo Testamento, come il sacrifico di Isacco, Mosè che fa scaturire l’acqua dalla rupe e l’adorazione dei Magi.
Ancora oggi sono visibili, inolte, le scene di vita quotidiana dei defunti lì sepolti, ambientate come da tradizione all’interno di rigogliosi giardini, chiara allusione al Paradiso.
La Pontificia Commissione di Archeologia Sacra promuove da oltre quindici anni gli scavi alla Catacomba, realizzati in collaborazione con i docenti di Archeologia Cristiana dell’Università di Palermo.
Oggi il sito è gestito dalla cooperativa ArcheOfficina e dai suoi archeologi che ne curato il progetto di fruizione al pubblico, con visite guidate lungo un percorso tra cunicoli, gallerie e ampi cubicoli.