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"Totò e la Pupa di zucchero": lo spettacolo per grandi e piccini debutta al Teatro Sant'Eugenio

  • Teatro Sant'Eugenio - Palermo
  • 31 ottobre 2020
    2 novembre 2020 (evento annullato)
  • 17.00
  • 10 euro
  • Prenotazione obbligatoria chiamando ai numeri 347 6567725 o 347 3333856
Balarm
La redazione

I tradizionali Pupi di Zucchero di Palermo

Il teatro per bambini del Sant’Eugenio di Palermo ricomincia con uno spettacolo dedicato alla tradizionale festa dei morti.

Va in scena il 31 ottobre e il 2 novembre, alle 17.00, lo spettacolo di Lavinia Pupella dal titolo "Totò e la Pupa di Zucchero", con cui si viene catapultati in una dimensione dal sapore antico in cui i bambini aspettano trepidanti, la notte tra il primo e il due novembre, i regali che i morti nascondono per casa.

In scena: Daniela Pupella (nonna Elda) Lavinia Pupella( zia Pina) Leonardo Campanella (papà Riccardo) Francesca Picciurro (mamma Rosalinda) Alberto Colomba (Totò) Mirko Ingrassia (Zio Vanni), e i due giovani attori che interpretano la sorellina e il fratellino di Totò.

Totò, il protagonista della storia, ha la passione per la musica che il padre non approva, mirando per lui ad un futuro da professionista, anche perchè la musica gli ha strappato il fratello in età prematura. Di contro Totò ha una mamma molto estrosa che è fortemente legata alla tradizione del cannistru in cui dispone con euforia frutta martorana, biscotti tetù, taralli e leccornie di ogni tipo.
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Totò la notte tra l’uno e il due novembre prega la nonna Elda di far sì che possa affermarsi come musicista; è a quel punto che davanti al cannistro, preparato dalla sua mamma Rosalinda, in cui ci sono sistemate le foto dei parenti morti, appaiono nonna Elda, zio Vanny e zia Pina, arrivati dal “di là”.

Momenti esilaranti , desideri da esaudire, regali da recapitare e da trovare dietro tende svolazzanti, un batterista tanto scanzonato quanto dissipato, coloreranno la scena di momenti poetici e divertenti. Riuscirà Totò a perseguire il suo grande sogno? Ci saranno i morti e i vivi indissolubilmente legati da un filo invisibile attraverso il quale si tengono per mano...sempre stretti.

I veri protagonisti saranno i sentimenti che ci legano a chi non c’è più ma è sempre presente "affacciato dalla sua nuvoletta a vegliare su di noi".
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