Le opere di Boltanski, i campi elettrici di Frisch e la personale di Laura Panno: tre mostre al Museo Riso
"Lacrima blu" di Laura Panno
L’iniziativa, a cura di Patrizia Spallino (Dipartimento Culture e Società - Università degli Studi di Palermo - Officina di Studi Medievali) e Floriana Sciumé (Officina di Studi Medievali), è organizzata da RISO su impulso dall’Assessorato regionale dei Beni Culturali e dell'Identità siciliana, guidato da Alberto Samonà.
Le mostre si inaugrano il 25 settembre: alle 18.00 alla Cappella dell’Incoronata e alle 19.00 al Museo RISO, con ingressi contingentati nel pieno rispetto delle norme anti-Covid.
Un progetto che si declina su direttrici diverse che camminano parallele ma autonome, pur analizzando lo stesso rapporto da più angolazioni differenti, legate comunque all’esperienza estetica, ma anche ai linguaggi del contemporaneo.
Se Boltanski amplifica – nella riflessione tramite le opere della collezione permanente di RISO -, il valore emblematico degli oggetti, Frisch piega l’iconografia traendone un nuovo significato. L’elemento decorativo diventa, per tutti e due gli artisti, inutile, amorfo, da riscrivere.
Nello spazio satellite del Museo - la normanna Cappella dell’Incoronata - si può visitare invece la personale di Laura Panno, fotografa e scultrice, che ha reso opere friabili gli sguardi e le prospettive. I suoi occhi/lacrime in vetro, elaborati nelle fornaci di Murano, sono potenti, algidi, imperiosi e segnano lo spazio della sala.
Inoltre, sotto il comune titolo di Teofania della bellezza saranno esposte opere calligrafiche e iconiche di Rachid Koraïchi e Vasileios Koutsouras, espressioni differenti di scrittura come ponte di passaggio verso il divino; l’installazione video "Luce da luce - Luce su luce"; l’installazione fotografica "La Cattolica di Stilo (Calabria)".
Infine saranno in mostra importanti opere delle culture bizantina e islamica: il Codex Purpureus Rossanensis del secolo VI (che verrà esposto nella sua edizione facsimilare), una Silloge di preghiere islamiche (XIX - XX secolo); un antico Corano (XVIII secolo) e una Platea greco-araba (XII secolo), custoditi alla Biblioteca regionale Bombace di Palermo.
La mostra "Luce da Luce" è stata prorogata fino al 6 giugno.
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