Il culto di San Giuseppe e la reliquia dell'anello: alla scoperta della chiesa a Messina

Gli argenti di San Giuseppe
Viene ricostruita la vera anima liberty della Messina di inizio secolo, attraverso le ville private, i palazzetti storici, persino il Circolo della Borsa (inedito anche per i messinesi).
La città dello Stretto riaccoglie "Le Vie dei Tesori", e apre quest’anno ventinove luoghi, dal 14 al 30 settembre, per tre weekend.
A Messina la devozione a San Giuseppe è molta antica grazie alla Confraternita dei falegnami che dal XV secolo ne incentiva il culto. L'attuale chiesa, ricostruita nel 1938, conserva una pregevole statua lignea del santo rivestita interamente in lamina d'argento finemente cesellata e altri preziosi reperti.
L'annessa mostra documenta l'arte degli argentieri messinesi con opere databili tra il XVI e il XIX secolo. Tra i reperti più importanti un reliquario settecentesco in argento e cristallo che conserva al suo interno un anello che si presume appartenuto a San Giuseppe. Questa singolare reliquia fu donata alla confraternita nel 1618 dalla nobile famiglia La Rocca che l'aveva ricevuta in dono da un vescovo spagnolo un secolo prima.
La visita ha una durata di 30 minuti ed è parzialmente accessibile ai disabili.
La città dello Stretto riaccoglie "Le Vie dei Tesori", e apre quest’anno ventinove luoghi, dal 14 al 30 settembre, per tre weekend.
A Messina la devozione a San Giuseppe è molta antica grazie alla Confraternita dei falegnami che dal XV secolo ne incentiva il culto. L'attuale chiesa, ricostruita nel 1938, conserva una pregevole statua lignea del santo rivestita interamente in lamina d'argento finemente cesellata e altri preziosi reperti.
L'annessa mostra documenta l'arte degli argentieri messinesi con opere databili tra il XVI e il XIX secolo. Tra i reperti più importanti un reliquario settecentesco in argento e cristallo che conserva al suo interno un anello che si presume appartenuto a San Giuseppe. Questa singolare reliquia fu donata alla confraternita nel 1618 dalla nobile famiglia La Rocca che l'aveva ricevuta in dono da un vescovo spagnolo un secolo prima.
La visita ha una durata di 30 minuti ed è parzialmente accessibile ai disabili.
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