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Giovani ma con le idee chiarissime: The Blue Dog, piccoli rockettari crescono a Palermo

Hanno dai 10 ai 14 anni e puntano a diffondere la cultura della musica rock tra i giovanissimi: la storia della piccola band palermitana che promette tanto

  • 6 luglio 2020

The Blue Dog: Sara Gugliotta alla voce, Lorenzo Serio alla chitarra, Antonio Ciani al basso e Giancarlo Ciani alla batteria

Piccole band crescono. Ma veramente piccole. E puntano, in un'immaginaria consegna di staffetta, a diffondere la cultura della musica rock tra i giovanissimi. C’è un nuovo sapore di musica a Palermo, da quando circolano nei locali della movida, nelle televisioni regionali e nelle manifestazioni i suoni dei The Blue Dog.

L'età è la forza di questo quartetto. Tutto inizia quando Davide Ciani (noto musicista palermitano), papà di Giancarlo e Antonio, ascolta per caso il piccolo Lorenzo durante la prova di uno strumento in un negozio di musica di Palermo.

Da lì, affascinato dall'anima rock del piccolo ribelle, propone ai genitori di formare una giovane band con i propri figli, in attesa di trovare una giovane voce. Questa arriva, dietro proposta di papà Gaetano Serio, con la presentazione della bellissima Sara.

Al primo incontro, sotto gli occhi apparentemente distratti del cane Blu, Sara incantò tutti i presenti per la sua dolcezza, simpatia e bravura (dicono, in famiglia, che sia tutto merito di papà Alessandro). Da qui, The Blue Dog: Giancarlo Ciani, 10 anni, batterista; Lorenzo Serio, 11 anni, chitarrista; Antonio Ciani, 13 anni, bassista; Sara Gugliotta, 14 anni, cantante.
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Ognuno ha un maestro. Così Giancarlo è allievo del batterista Giuseppe Urso, Antonio del bassista Massimo Calì, Lorenzo deve la sua passione al chitarrista Rosario Vella, Sara sta studiando con Alejandra Bertolino Garcia. A seguire le prove e a fare musica d'insieme è lo stesso Davide Ciani.

Insomma, una grande squadra che a oggi ha permesso alla band di crearsi un piccolo curriculum fatto di esibizioni a Palermo, a Montelepre e ad andare in tv a Teleoccidente. Il tutto incasellando un repertorio fatto di brani di Amy Winehouse, Adele, Clash e James Brown.

Ma perché chiamarsi The Blue Dog? «Perché il nostro cane si chiama Blue – spiegano i due fratelli Ciani – e ha assistito a tutte le nostre prove, mettendosi accanto a noi senza mai disturbare».

«Si divertono tanto - dicono i genitori dei musicisti - ed è bello vederli giocare prima e dopo ogni esibizione. Non li facciamo
salire sul palco per metterli in mostra, ma per unirli attraverso la musica. Se domani dovessero fermarsi, a noi andrebbe bene lo stesso».

E il futuro? In attesa del loro primo inedito, prossimamente il quartetto suonerà il 30 luglio a Villa Filippina. Il resto è rock.
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