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Santa Rosalia aiutaci contro la nuova peste: la videoinstallazione sui palazzi di Palermo

L'idea lanciata sui social prevede la proiezione della immagine della Santuzza ripensata come un omaggio a tutti coloro che stanno lottando contro il Coronavirus

  • 31 marzo 2020

La videoinstallazione di Santa Rosalia con la mascherina sui palazzi di Corso Vittorio Emanuele a Palermo

In molti in questo momento storico così difficile si chiedono come saremo dopo, cosa ci aspetta e cosa sarà cambiato in modo irreversibile. Di certo c'è solo una cosa, in questo momento più che mai è necessario che nessuno venga lasciato solo o indietro, per questo è importante sentirsi parte di una comunità.

Un gruppo di creativi e di operatori culturali palermitani si sono interrogati per capire quale fosse il modo per farci sentire tutti parte di un unico tutto, una miriade di isole in un grande arcipelago. Il pensiero è andato subito alla "Santuzza", Santa Rosalia, protettrice di Palermo che già nel 1600 la liberò dalla peste e da qui l'idea di chiedere, nuovamente, il suo aiuto.

Nasce così Ex voto, una videoinstallazione diffusa che prevede la proiezione di un'edicola votiva raffigurante una classica icona di Santa Rosalia ripensata come un omaggio a tutti coloro che in questo momento sono impegnati in prima persona contro il coronavirus.
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Sulla pagina Facebook Ex Voto, chiunque può scaricare l'immagine della Santa con la mascherina -simbolo di questa epidemia - e proiettarla dal balcone di casa propria con un messaggio di speranza e positività.

«Chiediamo a ciascuno di immaginare, chiedere, desiderare un futuro migliore una volta finita l'emergenza e insieme di dichiarare cosa si è disposti a cambiare, a cosa si è disposti a rinunciare o cosa ci si impegna a fare perché ciò possa accadere, - dicono i creativi - come nel rituale classico delle offerte votive viste però in chiave non solo religiosa ma soprattutto di impegno civico verso la collettività.

Chiediamo a tutti di postare, taggando la pagina, una foto della loro proiezione, disegno, installazione o qualsiasi altro tipo di rappresentazione. L'hashtag che abbiamo scelto è #UnitedAgainstThePlague

Obiettivo è quello di rinnovare il modello di Palermo, - aggiungono - che sulla sconfitta del morbo ha costruito il proprio senso di comunità, e su di esso lo rinnova come un patto ogni anno, e di estenderlo a chiunque nel mondo colpito dal virus voglia aderirvi. L'installazione vuole essere un veicolo per volgere in positivo un evento drammatico come la pandemia che ci sta colpendo, facendone una risorsa per ripensare e ripensarci come comunità, per farci trovare pronti, una volta sconfitto il male, a creare il mondo nuovo e le nuove fondamenta della nostra casa comune».

La città di Palermo ha un rapporto profondo e identitario con la morte, la sofferenza, la malattia che la distingue da altre città. Tra le opere più importanti e famose nel mondo ospitate dai suoi musei troviamo "Il trionfo sella Morte" dell'Abatellis, fra i luoghi più iconici le catacombe dei Capuccini con le loro mummie.

Questa riflessione sulla caducità della vita e sulla liberazione dalla sofferenza si rinnova ogni anno nel Festino, la festa patronale dedicata a Santa Rosalia, vero e proprio inno alla vita che sconfigge il contagio e unisce tutti, donne e uomini, vecchi e giovani, poveri e ricchi.

Una festa civica tanto quanto religiosa, che omaggia Rosalia, in peste patrona, e attraverso di lei la città stessa, che si ritrova accalcata in una massa di corpi l'uno accanto all'altro dopo i giorni della paura, che si abbandona ad ogni eccesso dopo mesi di clausura e sofferenza.

Edicole votive della Santuzza si trovano sparse in ogni anfratto del centro storico, vicino alle dimore degli umili come sulla sommità del Palazzo delle Aquile, sede del potere cittadino, a riprova del fatto che Rosalia è Palermo e Palermo e Rosalia.
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