CRONACA

HomeNewsAttualitàCronaca

Un progetto per il gioiello Liberty di Palermo: una nuova vita per Castello Utveggio

Intonaci, infissi, pavimentazione, ripristino dei viali e delle piante autoctone. L’assessore regionale all'Economia Gaetano Armao racconta quali sono le azioni intraprese e quando finiranno i lavori

  • 7 dicembre 2020

Castello Utveggio a Palermo

Certo, il nostro caro Castello rosa ne ha viste e affrontate tante, abbandono e declino hanno caratterizzato più volte la sua lunga storia, che è comunque una bella storia.

Con la seconda guerra mondiale pensate che l'area del Primo Pizzo (a quota 346 metri) diventò sede della contraerea fascista e a seguire di quella tedesca e americana. E certo, con quel po' po' di vista…

Quella vista da cui poi tutto viene perdonato, in cui ti perdi nel Golfo e a volte, dipende dal tempo, la vista si estende anche alle isole Eolie e all’Etna.

Il gioello del Liberty palermitano progettato dall'architetto Giovan Battista Santangelo e realizzato tra il 1928 e il 1933, tornerà al suo splendore e, cosa assai importante, fruibile alla cittadinanza. Il Dipartimento per l’Energia della Regione Siciliana ha approvato un programma di interventi per il "Progetto di efficientamento energetico del Castello Utveggio di Palermo" per un importo di 4.783.500 euro.
Adv
Le somme necessarie sono state individuate e adesso va dato il via alla procedura di selezione, attraverso l’avviso pubblico pubblicato dalla Regione.

L'Assessorato regionale dell’Energia e dei Servizi di Pubblica acquisite le manifestazioni di interesse per la costituzione di una long list di operatori economici (operanti nel territorio nazionale) che abbiano i requisiti richiesti, procederà a sorteggiati almeno quindici operatori economici per la successiva procedura negoziata, senza bando.

Il 9 marzo sarà annunciato il vincitore per l’esecuzione dei lavori le cui autorizzazioni sono già state concesse dalla Sovrintendenza.

L’intervento? Eccolo: “Promozione dell'eco-efficienza e riduzione di consumi di energia primaria negli edifici e strutture pubbliche: interventi di ristrutturazione di singoli edifici o complessi di edifici, installazione di sistemi intelligenti di telecontrollo, regolazione, gestione, monitoraggio e ottimizzazione dei consumi energetici (smart buildings) e delle emissioni inquinanti anche attraverso l’utilizzo di mix tecnologici, installazione di sistemi di produzione di energia da fonte rinnovabile da destinare all’autoconsumo”.

In pratica, come ci hanno spiegato dall’ufficio di gabinetto dell’assessore regionale all’Economia Gaetano Armao – saranno realizzati il cappotto termico impianti coibentazione, ripristinati gli intonaci, gli infissi, l’impianto di climatizzazione, «sono le ultime cose da definire per poi consentire l'utilizzo definitivo dell’intera struttura».

Sono stati inoltre appena stanziati ulteriori 500 mila euro per gli esterni ovvero la riqualificazione dell’area, dopo l’ultimo incendio, ripristinando le essenze autoctone che caratterizzavano il Castello Utveggio. Ma anche il rifacimento dei viali, l’illuminazione e la "casa del guardiano".

L’assessore rimanda al mittente le critiche sullo stato di abbandono del castello Utveggio e rilancia «Chi parla di degrado e abbandono non sa di che parla – dice – abbiamo fatto il progetto e lo abbiamo finanziato. Questi sono fatti. Con il Presidente Musumeci abbiamo puntato, sin dall'insediamento, al recupero del Castello ed alla ripresa delle attività di alta formazione. Rinvenuti i finanziamenti per oltre 5 milioni di euro - aggiunge ancora il vicepresidente della Regione sicliana - si è definita la progettazione e l'appalto giungendo sino alla fase dell'aggiudicazione per il recupero funzionale. Altri 500 mila euro sono stanziati per il ripristino del giardino devastato dagli incendi».

Dunque, la somma è stata individuata i fondi stanziati manca solo l’affidamento dei lavori. Ma pare non debba passare molto tempo, «A settembre i lavori saranno terminati» conclude Armao.

E noi rimaniamo in attesa, sperando che la burocrazia non ci metta (come sempre) lo zampino.
Se ti è piaciuto questo articolo, continua a seguirci...
Iscriviti alla newsletter
Cliccando su "Iscriviti" confermo di aver preso visione dell'informativa sul trattamento dei dati.

GLI ARTICOLI PIÙ LETTI