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Un workshop per "Palermo Capitale della Cultura 2019"

Al Cinema De Seta, Cantieri Culturali alla Zisa, si svolgerà il workshop di presentazione per la candidatura di Palermo a Capitale Europea della Cultura nel 2019

  • 17 aprile 2013

Palermo rappresenta uno splendido mosaico, dove ogni tessera è fondamentale e il chiodo a cui appendere questo mosaico è il 2019. Affermava Leoluca Orlando a poche ore dallo scoccare della mezzanotte del 2013. Un 2019 che si prospetta lontano, ma vicino al tempo stesso. Perché "un'idea" ha messo in moto una macchina non indifferente al dettaglio e alla cura di ogni particolare. Perché da quel “Palermo candidata a Capitale Europea della Cultura 2019”, si vorrebbe far presto a sostituire quel “candidata” con “eletta”.

I cumuli di immondizia che affliggono in questi giorni la città non sono lo scenario più adeguato, è vero; ma intanto si fa quel che si può, e mercoledì 17 e giovedì 18 aprile, infatti, nei locali della Sala Cinematografica Vittorio De Seta ai Cantieri culturali alla Zisa è stato organizzato il primo workshop per il progetto di candidatura di Palermo. Se volessimo guardare all'evento nella sua totalità, diremmo che si tratta del primo momento allargato di coinvolgimento dell'intera città, il primo vero appuntamento aggregativo di Palermo in un processo che la porta, sviluppa e conduce, ad un “titolo” che non è soltanto un titolo. E si ripete sottovoce "Capitale europea della Cultura".

Qualcosa si è mosso? Forse nell’aria si respira fermento, o così sembra. Per una città, essere eletta Capitale Europea della Cultura vuol dire avere la possibilità per un intero anno di essere la vetrina culturale più bella dell'intera Europa, ottenendo il potenziamento di tutte le iniziative che possono mettere in mostra la vita e lo sviluppo, umano ed artistico, di un paese. I lavori del workshop sano stati aperti dal sindaco stesso e dall'Assessore Francesco Giambrone e si sono articolati in quattordici tavoli tematici che hanno seguito le linee guida dei contenuti del formulario di candidatura.

Dai principi fondamentali che stanno a fondamento delle motivazioni e degli obiettivi di Palermo e del suo progetto di candidatura, al modo in cui la città ha intenzione di promuovere la cultura in una dimensione europea. Un programma dettagliato di iniziative culturali, di motivazioni, di caratteristiche innovative, di possibili effetti sullo sviluppo urbano e sociale, di linee di orientamento qualora la città fosse scelta realmente come Capitale Europea della Cultura, fino alle strategie di comunicazione. E quali sono i punti forti della candidatura della città e i parametri che giustificherebbero un suo successo come Capitale Europea della Cultura?

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«Entro la prossima estate l'Amministrazione Comunale dovrà definire i contenuti del progetto - ha spiegato Francesco Giambrone - sviluppando e articolando le questioni poste nel Modulo di candidatura predisposto dal Ministero per i beni culturali». Cerca di essere chiaro l'Assessore, di presentare un programma che sia specchio di un auspicio, prima ancora che di un progetto.

«Il workshop è uno degli strumenti attraverso i quali il Comune di Palermo intende promuovere il coinvolgimento degli operatori culturali, del tessuto economico e sociale, delle Istituzioni del territorio, nella convinzione che questo sia essenziale per la costruzione di un progetto utile per lo sviluppo di Palermo e in grado di competere con le altre città italiane che ambiscono allo stesso titolo per il 2019». Un progetto che risulta ridondante e che sta a cuore a tutti.



Si è trattato di un momento di alto confronto e collaborazione fra le istituzioni interessate e teso a vivacizzare il cittadino palermitano. Mercoledì 17 hanno presenziato rappresentanti del Comune e della Provincia, degli Assessori regionali al Turismo e alla Cultura, dei rappresentanti dell'Università e della Curia e, oltre 300 cittadini, operatori culturali, giornalisti, tecnici e professionisti..

«Si è trattato di un primo importante luogo di discussione e partecipazione - ha detto Giambrone - perché abbiamo messo attorno ad un tavolo, anzi attorno a ben quattordici diversi tavoli tematici, tutti coloro che hanno compreso l'importanza di questa candidatura per la città, per il suo sviluppo, per disegnare un percorso di rinascita che leghi in modo forte la cultura, il turismo, lo sviluppo sociale e sostenibile, l'economia. Tutti i rappresentanti istituzionali hanno apprezzato, come testimoniato dalle importanti parole d'appoggio pronunciate dall'Assessore Maria Rita Sgarlata e dalla sua collega Michela Stancheris. Siamo certi che da questa giornata nascerà una proficua collaborazione.»
Il sindaco Orlando ha sottolineato «l'importanza del momento di confronto che rafforza l'idea che questa candidatura è il perno attorno a cui ruota un'idea ben precisa di sviluppo della città nel suo complesso. L'impegno di tanti perché si avveri l'idea di Palermo Capitale Europea è il segnale preciso - ha concluso Orlando - del fatto che tanti hanno compreso che per superare davvero e per sempre le tante emergenze della città dobbiamo saper costruire progetti di alto profilo che cambino profondamente la città e il modo di vivere la città da parte dei palermitani
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