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"Mediterraneo Antirazzista": evento finale al Velodromo

Dopo la prima parte dedicata ai tornei on the road, "Mediterraneo Antirazzista 2013 giunge alla fase finale dell'evento per il recupero di strutture sportive pubbliche

  • 10 giugno 2013

Dicono che l'importante sia partecipare, perché in fondo, qualunque sia la competizione, ciò che conta è che sia svolta in modo corretto e consapevole. Mediterraneo Antirazzista, la manifestazione sportiva e culturale giunta alla sua sesta edizione, mira a coinvolgere ragazzi dagli 8 ai 15 anni per promuovere le relazioni interculturali, esaltando le differenze come valore aggiunto.
L'evento, che punta a dimostrare come dall’incontro e dall'intreccio di alcune relazioni possa nascere la possibilità di conoscersi, di superare paure e pregiudizi, che nella maggior parte dei casi danno vita ai fenomeni di esclusione sociale, è giunto alla fase finale. Dopo la prima parte dedicata ai tornei, mediante delle vere e proprie olimpiadi di strada con “Mediterraneo Antirazzista on the road”, adesso spazio a “Sport popolare in spazio pubblico”, la campagna che mira alla salvaguardia e al potenziamento per il recupero di strutture sportive pubbliche della città e che si svolgerà da giovedì 13 a domenica 16 giugno (CLICCA QUI PER IL CALENDARIO COMPLETO).

Al Velodromo Paolo Borsellino di Palermo, si svolgeranno le fasi finali dei tornei non agonistici. Calcio, basket (3 vs 3), pallavolo, cricket e rugby, saranno le discipline che eseguiranno le squadre partecipanti, composte da giocatori italiani e stranieri provenienti sia da quartieri di Palermo, che da periferie della penisola. I tornei non impongono limitazioni di squadre e prevedono la possibilità di partecipare sia in squadre miste o solo femminili. Per maggiori informazioni è possibile chiamare i numeri 320.7768569 e 329.6133089, consultare il sito internet o la pagina facebook dell'iniziativa.

Da piazza Magione al CEP, dallo ZEN a Borgo Vecchio, fino a Ballarò: sono questi gli spazi che hanno fatto da teatro alla prima fase della manifestazione e che adesso verranno tutelati e resi fruibili a chi li vive tutti i giorni, al fine di riscoprire il ruolo educativo che lo sport ha, soprattutto per i bambini. In un quartiere disagiato come il Cep, ad esempio, l'evento non si è potuto concludere perché nel campetto sono stati ritrovati residui di amianto. L'auspicio è che l'intervento delle squadre speciali Amia sia tempestivo per ripulire lo spazio, così da essere fruibile. Lo stesso Velodromo, allo stato attuale, è stato ripulito dagli organizzatori della manifestazione.
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