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Marta sui Tubi, il nuovo disco ai Candelai

"Sushi & Coca" è la canzone che ha dato l'idea per un concorso: i fan hanno la possibilità di riscrivere il testo del brano proponendone uno sulla propria città

  • 15 maggio 2009

Un trio tutto made in Sicily per il palco dei Candelai (via Candelai 65): loro sono i Marta sui Tubi, la band originaria di Marsala (www.martasuitubi.it), che si esibirà sabato 16 maggio, alle 22, (il biglietto per assistere al concerto costa 10 euro più i diritti di prevendita) per presentare il loro quarto e ultimo album “Sushi & coca”, uscito lo scorso ottobre. A coronamento di un esordio folgorante, al MEI 2004, (Meeting delle etichette indipendenti), i Marta vengono premiati come miglior gruppo indipendente italiano ed è ad ottobre 2005 che il secondo album vede la luce, intitolato “C’è gente che deve dormire”, impreziosito dalla partecipazione di nomi noti della musica italiana come Bobby Solo, Moltheni, Paolo Benvegnù, Sara Piolanti e altri ancora. Nel loro curriculum anche un’esibizione in un igloo in Val Senales a 3200 metri di altezza suonando strumenti scolpiti nel ghiaccio. A inizio 2008 i Marta sui Tubi aprono la loro etichetta “Tamburi Usati” e pubblicano l'album “Nudi e Crudi”, stessa etichetta usata per l'ultima loro fatica musicale “Sushi e coca”.

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Sarà la voce di Giovanni Gulino e quella di Carmelo Pipitone, insieme alla sua chitarra, ad intrattenere il pubblico dei Candelai. Con loro sul palco, oltre il batterista Ivan Paolini, Paolo Pischedda alla tastiera e Mattia Boschi al violoncello. Sarà dunque un quintetto quello che suonerà le note delle dodici tracce del nuovo cd, definito il loro disco più ambizioso e sperimentale. Dal loro repertorio, ecco "Cinestetica", "Arco e Sandali", "Dio Come Stà?", "L’Aria Intorno" e, ovviamente, "Sushi & Coca". Ed è proprio quest'ultimo brano che ha fatto nascere una sorta di concorso: il pubblico ha infatti la possibilità di riscrivere il testo della canzone, che nella versione originale parla di Milano, proponendo un testo sulla città in cui farà tappa la band. Saranno quindi molte le versioni proposte con testi che ogni volta i Marta sui Tubi valuteranno e proporranno al pubblico. Per inviare il proprio testo bisogna mandare una mail o pubblicarlo sul forum del gruppo siciliano. Abbiamo intervistato Carmelo Pipitone:

Qual'è l'emozione che si prova a tornare nella propria terra?
«Un'emozione grandissima, manchiamo da Palermo da tantissimo tempo ormai ed è sempre un piacere. È per questo che rimarremo in città per un paio di giorni, ovviamente l'importante sarà mangiare e, soprattutto, mangiare! Voglio un panino con le panelle appena arrivo.»

Come mai quest'idea di far riscrivere ai vostri fan il testo della canzone "Sushi e coca"?
«Noi visitiamo le città e vogliamo rendere il nostro pubblico partecipe. Arrivano tanti testi, facciamo una cernita e scegliamo il migliore. Non tutti hanno il potere del microfono ma sono tanti quelli che vogliono illustrare la realtà a cui appartengono. Quindi noi, ci mettiamo a disposizione dei fan»

Cosa vi aspettate dal pubblico palermitano?
«il pubblico sarà davvero caloroso, ne siamo sicuri. Aspettiamo di trovare tanti amici più che fan, d'altronde sabato giocheremo in casa e non può andare male».

Il tour vi sta portando in giro per tutta Italia...
«Si, stiamo girando tutta la penisola con questo tour che ci terrà impegnati fino a tutta l'estate e forse anche oltre, sperando di poter fare anche un'altra data qui in Sicilia fra luglio e agosto»

Quali difficoltà avete avuto prima di riscuotere tanto successo?
«Beh, in realtà la nostra carriera inizia da Bologna e non tanto dalla Sicilia. Poi ci siamo trasferiti a Milano che, si sa, che permette più facilmente di fare arte e infatti è stato così. A parte il fatto che ci chiamano, sempre simpaticamente e comunque, “terroni”».

Alla classica domanda sul perché si chiamano Marta sui tubi, Carmelo scoppia in una grande risata per poi rivelare che in realtà non lo ricordano bene neanche loro. Ipotizza:
«"Tamburi usati", che è la nostra nuova etichetta, è l'anagramma del nostro nome, può essere che inconsapevolmente abbiamo fatto un percorso inverso.. ».

Avete suonato su un palco importante e con un pubblico vasto come quello del primo maggio...
«Si, anche se la star del giorno era naturalmente Vasco Rossi e quindi noi siamo stati un po' penalizzati. Ma è stata una bella esperienza e forse un'occasione irripetibile. È stato davvero emozionante suonare davanti un pubblico talmente numeroso da non sembrare reale, quasi come se fosse un quadro».

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