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Imprevedibile Stromboli: è allerta eruzione per il magico vulcano del Mediterraneo

La Protezione Civile da Roma allerta i colleghi della Sicilia: il colosso di fuoco delle isole Eolie torna in attività e potrebbe regalare presto straordinarie eruzioni notturne

  • 11 dicembre 2017

L'eruzione notturna dello Stromboli nel 2014

Attività vulcanica in aumento a Stromboli, isola delle Eolie, il grande faro naturale del Mediterraneo che illumina le notti del Tirreno da almeno 2000 anni.

La grande rete di monitoraggio multi-parametrica, che sorveglia questo colosso di fuoco dalle ultime grandi eruzioni del 2002-2003 e del 2007, ha registrato una significativa variazione di tutti i parametri geofisici e geochimici che indicherebbero un cambiamento nell’ordinaria attività eruttiva.

Nell’ultimo periodo inoltre si sono registrate delle forti esplosioni dalle bocche che compongono la terrazza craterica del vulcano, mentre la frequenza oraria degli eventi eruttivi definiti "ordinari" ha oscillato tra 16 eventi/ora (valori medio-alti) e 25 eventi/ora (valori alti). Così, dopo una riunione straordinaria che si è svolta il 7 dicembre presso la sede del Dipartimento della Protezione Civile a Roma, il DPC in accordo con la Protezione Civile della Regione Sicilia ha disposto il passaggio di livello di allerta da "verde" (attività ordinaria) a "gialla" (fase di attenzione), con conseguente attivazione della fase operativa secondo quanto previsto dal Piano Nazionale di Emergenza per l’isola di Stromboli.
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Tale valutazione è basata sulle segnalazioni delle fenomenologie e sulle valutazioni di pericolosità rese disponibili dai Centri di Competenza che per lo Stromboli sono l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Osservatorio Etneo, Osservatorio Vesuviano e Sezione di Palermo) e il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Firenze.

Innalzare il livello di allerta significa potenziare il sistema di monitoraggio del vulcano e attivare un raccordo informativo costante tra la comunità scientifica, le strutture operative del servizio nazionale della Protezione Civile e le amministrazioni locali.

È bene precisare che il comportamento eruttivo dello Stromboli non è sempre prevedibile. Il rischio di una forte e improvvisa eruzione non è mai del tutto assente, nemmeno quando il livello di allerta è verde e l’attività è quella cosiddetta ordinaria.

Il vulcano siciliano è famoso nel mondo per la sua attività costante e a bassa energia esplosiva: l’attività stromboliana, caratterizzata da deboli esplosioni ritmiche di materiale incandescente che interessano i crateri sommitali ogni 15-20 minuti.

Uno spettacolo straordinario, ammirato ogni anno da migliaia di turisti che scalano la cima del vulcano con l’aiuto delle guide vulcanologiche, fermandosi poi a osservare le esplosioni di magma incandescente fino al sopraggiungere dell’oscurità. Questo tipo di attività, definita appunto ordinaria, non è certamente l’unica che si registra a Stromboli.

Con una frequenza molto minore (nell’ordine di qualche evento per anno), si possono registrare delle esplosioni molto forti, il cui materiale ricade generalmente su tutta l’area sommitale e non soltanto sulla terrazza craterica come nel caso dell’attività ordinaria.

Si chiamano "esplosioni maggiori" e sono degli eventi piuttosto energetici che possono provocare la ricaduta di materiale incandescente, anche di dimensioni consistenti, a centinaia di metri dall’area craterica.

Si tratta proprio degli eventi registrati nell’ultimo periodo (23 ottobre, 1 novembre e primi di dicembre 2017), esplosioni che non sono un fenomeno anomalo ma che testimoniano l’aumento del livello di attività del vulcano.

Molto più raramente si possono avere invece delle violente eruzioni parossistiche (parossismo esplosivo) con ricaduta di cenere su tutta l’isola, lancio di bombe a grande distanza e formazione di flussi piroclastici. Gli ultimi eventi di questo tipo si sono registrati nell’aprile del 2003 e nel marzo del 2007.

Ancora più rare sono le emissioni di lava lungo la Sciara del Fuoco, la grande scarpata dove si riversa la maggior parte dei prodotti eruttivi del vulcano. L’attività effusiva generalmente si accompagna a una scomparsa dell’attività ordinaria ai crateri sommitali e costituisce sicuramente un momento molto delicato nel comportamento eruttivo dello Stromboli.

Occhi puntati dunque sul gigante di fuoco delle Eolie, che nel frattempo continua ad accogliere un gran numero di turisti e visitatori soprattutto stranieri, per la gioia degli operatori turistici locali.
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