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Il quartetto Kikoski-Scheps al Ccp Agricantus

David Kikoski, dal tocco innovativo e moderna interpretazione pianistica, capace di arricchire il proprio jazz con sonorità pop e rock

  • 27 ottobre 2003

“Jazz Vanguard”, la stagione concertistica del Ccp Agricantus (via XX Settembre 82/a) si apre martedì 28 ottobre alle 21.15 con una co-leadership tra due particolari musicisti, il pianista David Kikoski ed il sassofonista Rob Scheps per un quartetto dalle grandi potenzialità e dal sapore innovativo (il costo del singolo biglietto è di 15 euro, mentre per l'abbonamento è 55 euro).

Sfavillante promessa della scena jazz già in giovane età, il saxtenorista Rob Scheps, formatosi fra le città-mecca del jazz, Boston e New York, viene in contatto e suona con numerosi maestri, intraprendendo presto importanti collaborazioni (tra cui Eddie Henderson, Gunther Schuller, gli avanguardisti Cecil Taylor, Anthony Braxton, la Gil Evans Band, Dianne Reeves, Ray Charles, Dave Douglas, John Abercrombie, Arturo Sandoval, Roswel Rudd, et al.). Trentacinquenne polistrumentista, in grado di suonare oltre alle ance anche flauto e ottavino, ha ottenuto il plauso della critica in particolare ad opera della prestigiosa rivista Down Beat Magazine fino a conseguire, lo scorso gennaio, ben tre borse in Composizione Musicale. Artefice di una notevole versatilità, sua caratteristica è la contaminazione tra il funk anni ’70 ed il free-jazz di matrice coltraneiana, per una combinazione senza riserve, all’insegna di coerenza e libertà.

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Altro caratteristico elemento di questo esclusivo connubio è David Kikoski, tocco innovativo e moderna interpretazione pianistica, capace di arricchire il proprio jazz con sonorità pop e rock. Balzato all’attenzione della critica in particolare per i suoi trio con i bassisti Ed Howard o James Genus ed i batteristi Billy Hart o Ben Perowsky, in cui il pianista mette in evidenza anche le proprie doti di originale autore e versatile accompagnatore, già nel terzo disco a suo nome, l’album omonimo Dave Kikoski inciso nel ’94 con Essiet-Essiet e Al Foster, convivono differenti caratteri – sperimentalità, singolari strutture armoniche, canoni gregoriani, samba brasilera ed una punta di rock progressive – tutti armonizzati in un sincretismo d’ispirazione coltraneiana.

Svariate le insigni collaborazioni che Kikoski ha svolto come supporter di rinomati jazzisti, tra cui spicca quella da membro fisso della band del compianto Bob Berg (sua è l’anima pianistica di Another Standard, 1997), ma anche con John Scofield, Peter Erskine, Michel Brecker, Chris Potter, Joe Henderson, Dave Holland, Mike Stern, Chick Corea, Toots Thielemans, Tom Harrel, Marcus Miller, nonché, recentemente, nella Brecker Brothers’ Acoustic Band, nella Mingus Big Band e la Charles Mingus Orchestra. Comprovando lo speciale affiatamento ormai creatosi con Jeff “Tain” Watts, avvalendosi di James Genus al basso, Kikoski ha recentemente pubblicato Surf’s Up, quarto lavoro da leader per la Criss-Cross dove, oltre alla varietà di generi cui ormai ci ha abituato, a fianco di brani di Parker e Monk ha anche inserito covers di Frank Zappa e Brian Wilson.

A completare il gruppo il bassista nigeriano Essiet Okun Essiet, da circa sei anni stretto collaboratore di Abdullah Ibraim, oltre che di Benny Green, Cedar Walton, Kanny Barron, Benny Golson, Kenny Garret, e Marcello Pellitteri, palermitano d’origine ma newyorkese d’adozione, apprezzato sia on stage che in studio, che ha inciso con jazzisti del calibro di Joe Henderson, John Scofield, Wynton Marsalis, John Abercrombie. Per informazioni: Associazione Caleidoscopio, telefono 338.7236001 – www.caleidoscopio.net oppure Ccp Agricantus, telelefono 091.487117 – www.agricantus.org

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