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Ex Edison: si presenta il film “19 luglio 1992”

Pezzi sempre più ampi della società civile ritengono che quella di Paolo Borsellino sia stata una “strage di Stato”: in questo film indizi e testimonianze

Fabio Vento
Web developer e giornalista
  • 27 gennaio 2011

Sono passati più di tre anni da quando Salvatore Borsellino mise in campo per la prima volta il sospetto che l'assassinio del fratello Paolo non fosse di stampo mafioso, ma che avesse coinvolto pezzi deviati dello Stato. Sabato 29 gennaio alle 20 all'ex cinema Edison (piazza Napoleone Colajanni, Palermo; quartiere Ballarò) verrà proiettato e introdotto da un dibattito il film “19 luglio 1992 - Una strage di Stato”.

Prodotto dalla redazione del sito www.19luglio1992.com in collaborazione con "Il Fatto Quotidiano" che lo distribuirà nelle edicole a partire da martedì 8 febbraio, il documentario ripercorre gli indizi e le testimonianze che avvalorano la tesi di Salvatore Borsellino, condivisa da una fetta sempre crescente di giornalisti, osservatori e semplici cittadini. L'idea di fondo è che nel lontano 1992 fosse in atto una trattativa segreta fra Stato e mafia per porre fine alla cosiddetta “stagione delle stragi”, e che Paolo Borsellino ne fosse venuto a conoscenza; a favore di questa interpretazione gioca la scomparsa dell'agenda dove il magistrato riportava le proprie note private.

Il film si avvale degli interventi, fra gli altri, di Marco Travaglio, Claudio Gioè, Antonino Di Matteo, Gioacchino Genchi, Umberto Lucentini, Giuseppe Lo Bianco. Nel dibattito in sala, moderato da Lidia Undiemi, invece, interverranno Salvatore Borsellino, il magistrato Antonio Ingroia, il giornalista Nicola Biondo e Marco Canestrari, regista del documentario. Ingresso libero fino ad esaurimento posti; per maggiori informazioni è possibile telefonare al numero 02.45077753.

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