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“Conoscere Pasolini”, cine all'Università

  • 18 aprile 2005

Pier Paolo Pasolini. Scrittore, poeta, cineasta, drammaturgo, saggista: in una parola artista a tutto tondo. Capace di coniugare sbalorditive intuizioni filosofiche con un impegno militante, ma mai schierato. Genio non sempre compreso nella sua epoca e non del tutto riconosciuto ai giorni nostri: Pasolini è senza dubbio una delle personalità che hanno maggiormente segnato la società italiana. Perché, allora, non provare a riscoprire il suo messaggio politico, sociale e morale, oggi attuale più che mai? La cinerassegna “Conoscere Pasolini” – organizzata dall’associazione studentesca “Universando” di Giurisprudenza, in collaborazione con L'Udu, nell'ambito del programma dell'Università degli Studi di Palermo per la promozione delle attività culturali e sociali degli studenti – è l’occasione giusta per entrare in contatto con il controverso universo cinematografico pasoliniano.

Marco Spitalieri – che ha partecipato alla presentazione e che coordina il progetto assieme a Giuseppe Carbone – ci spiega l’obiettivo dell’iniziativa: «Il cineforum è prima di tutto un omaggio al genio Pasolini nell'anno in cui si celebra il trentennale della sua morte, che consentirà a tutti gli intervenuti di approfondire la poetica intellettuale e le tematiche cinematografiche di questo grande artista. Ma è anche un’ottima opportunità per vivere l’università di sera e per dare la possibilità di risvegliare i giovani dal letargo culturale che circonda questa città». Il programma prevede alcune delle opere fondamentali e più significative della filmografia pasoliniana, che saranno proiettate presso l’Auditorium complesso didattico B. Albanese (ex cinema Edison). La rassegna è stata inaugurata sabato 16 aprile alle 17.00 con “Il vangelo secondo Matteo”, una straordinaria manifestazione di religiosità laica. Il film è stato preceduto da una presentazione ufficiale, in cui sono intervenuti il prorettore dell’Università di Palermo Giovanni Saverio Sant’Angelo, il preside della Facoltà di giurisprudenza Giuseppe Verde, il professor Francesco Biondo e il presidente dell'associazione “Universando” Claudio Costantino. I successivi incontri invece si svolgeranno ogni mercoledì alle 21.00. Il 20 aprile sarà la volta di “Uccellacci e uccellini”, che ripresenta il tema della religiosità, questa volta in chiave grottesca e inserito nel contesto di una più ampia riflessione ideologica. Seguiranno il 27 aprile “Teorema”, caustica riflessione sullo sfilacciamento dell’identità borghese, e il 4 maggio il provocatorio e scandaloso “Salò o le 120 giornate di Sodoma” (vietato ai minori di 18 anni).

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Gli appuntamenti conclusivi, l’11 e il 18 maggio, sono riservati a due film biografici, rispettivamente “Un mondo d’amore” di Aurelio Grimaldi e “Pasolini: un delitto italiano” di Marco Tullio Giordana, che ripercorrono due eventi tragici nella vita dell’autore: l’incriminazione per corruzione di minori e atti osceni a soli vent’anni, e il suo assassinio, il 2 novembre 1975, attribuito al “ragazzo di vita” Giuseppe Pelosi, ma ancora avvolta nel mistero. La cinerassegna vuole proporsi come un evento partecipativo, in cui gli spettatori assumono un ruolo attivo di scambio culturale. «Ed è proprio da questa idea» – ci spiega Marco Spitalieri – «che è nata la prospettiva di invitare non solo professori di giurisprudenza, ma anche specialisti in cinema, far intervenire giornalisti o scrittori, invitare studenti a leggere saggi scritti preparati da loro in merito ai film che presentiamo, ma soprattutto, dopo la proiezione di ogni pellicola, dare la possibilità a ogni intervenuto nel pubblico di prendere la parola». L’ingresso è aperto a tutti gli studenti dell’Ateneo di Palermo. Verrà rilasciato un attestato di partecipazione a coloro che avranno seguito interamente la rassegna. Intanto è stato già raggiunto il primo successo: ben novanta iscritti solo all’inaugurazione.

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