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Lavora tra Palermo e Trapani e "sogna" il palco: Alessio, metà avvocato e metà artista

Alessio è un raro esempio di uomo dalla doppia anima, di fatto è come se avesse una parte di sé visibile e una che viene fuori quando dismette gli "abiti da lavoro"

Selene Grimaudo
Giornalista pubblicista e pedagogista
  • 13 marzo 2024

Alessio Alessandra

Alessio Alessandra è un raro esempio di uomo dalla doppia anima, di fatto è come se avesse una parte di sé visibile e una che viene fuori quando dismette gli "abiti da lavoro".

Non stiamo parlando di Dott. Jekyll e Mr. Hide, anche perché entrambe le sue anime sono belle, solari e visibili.

Si tratta di un uomo metà avvocato penalista e metà cantautore, non una creatura mitologica, ma un papà, un marito, un professionista e un artista insieme.

Alessio è un cantautore siciliano, con origini piemontesi (il padre Attilio è stato un esempio nell'ambito della scuola), vive ad Alcamo e si sposta per lavoro da Palermo a Trapani.

«In tanti mi chiedono come io riesca a conciliare le mie due parti di me, l'artista e l'avvocato - racconta -. La risposta è: non lo so. Forse non c'è nulla da conciliare. Non sento dentro di me un conflitto tra le due sfere, una e l'altra hanno in comune più di quanto si pensi.
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Nei tribunali si fa molto teatro e nella scrittura di canzoni è necessario avere fonti di ispirazione. Chi fa l'avvocato ha tanto da poter scrivere. E posso garantire che ci sono tanti altri punti di contatto tra la musica e il diritto.

L'unica vera differenza forse sta nella libertà di espressione. Ecco questo è l'unico punto dolente: non tanto far convivere le due cose, quanto non poter godere appieno di quella libertà così poetica, romantica e rivoluzionaria che solo la vita d'artista è in grado di offrirti».

Alessio ha potuto contare sempre sulle persone che gli hanno voluto bene, e anche se i suoi genitori si accorgevano della sua peculiare personalità e del suo talento gli intimavano continuamente di studiare, senza perdere tempo. Lui da ragazzino scriveva le prime bozze di canzoni e le faceva ascoltare ai genitori con la chitarra o con il piano scordato.

«Io assomiglio molto a mio padre – prosegue - e, perciò, percepivo chiaramente che sotto i suoi baffi c'era un accennato sorriso che mal celava un moto di orgoglio. Fu lui a consentirmi di prendere lezioni di pianoforte all'insaputa di mia madre che, quando lo seppe, a dire il vero ne fu contenta (lei non aveva i baffi, ma anche lei mal celava compiacimento!)».

Era un ragazzino timido, impacciato e poco incline a prendere in mano la sua vita; così, la musica ha scoperto lui e non il contrario, si è insinuata nella sua vita in età adolescenziale e a quel tempo pensava a divertirsi, giocava un po' a fare il dannato con i capelli lunghi e la voce graffiante punk rock, ma non aveva ancora colto quanto sarebbe stato profondo il suo rapporto con la musica.

Le cose hanno cominciato ad assumere un significato diverso tra la fine degli anni del liceo e l'inizio degli studi universitari quando si appassiona alla musica dei grandi compositori americani del '900 (Gershwin, Porter, Ellington) ed al cantautorato italiano (Conte, Gaber, De Andrè).

I primi anni di università saranno costellati di tanta nuova conoscenza, sono gli anni della sua formazione «mangiavo dischi a colazione, pranzo e cena, prendevo lezioni di piano al Brass Group di Palermo e, soprattutto, ero in piena vena creativa.

Alcune delle canzoni incise dieci anni più tardi risalgono proprio a quel periodo. Non a caso, di quegli anni è la mia "Vivo di la (là), che è un manifesto dell'amore per la musica e che recita "Nacqui nel giro di istanti, già con le amanti: note, sorrisi, emozioni...che amanti!". In definitiva, ecco come è nata e si è sviluppata la mia passione per la musica"».

In età più adulta, poi conobbe Anna la donna di cui si innamorò e che decise di sposare.

«Lei è stata stoica – continua Alessio - nel pieno dei preparativi delle nozze, io ero intento a preparare la mia partecipazione alle dirette televisive di "Italia's Got Talent". Il giorno più bello della vita di una donna doveva essere diviso con la furia della notorietà improvvisa scatenata dalla tv. Quale dimostrazione d'amore più grande poteva darmi. Più tardi, quella effimera notorietà svanì, ma il sostegno di mia moglie non è mai venuto meno".

Quando nacquero i bambini, Attilio e Oriana, la vita di Alessio si è riempita di altri affetti e di maggiori stimoli anche artistici. Lui tiene molto alla famiglia, al fratello Stefano e alla sorella Vitalba, agli amici tutti e alla sua "famiglia musicale", amici e musicisti con cui ha condiviso tante esperienze (Giuseppe Rizzo, Maurizio Gula, Vincenzo Alonzo, Rino Marchese, Daniele Tesauro e anche altri).

Nella sua crescita artistica, ha attraversato formazioni rock, studiato jazz, approfondito le origini del cantautorato europeo, infine sperimentato il Teatro-Canzone. Frontman della Piccola Orchestra Malarazza, dal 2009 e per due anni e mezzo, con la band ottiene numerosi riconoscimenti e, nel 2011, vive un intenso momento di popolarità grazie alla finale conseguita al programma televisivo targato Mediaset “Italia’s Got Talent”.

Dopo una fitta tournè estiva, nell’autunno del 2011, Alessio Alessandra si stacca dalla Piccola Orchestra per intraprendere un percorso prettamente cantautorale.

Nel 2013, con il brano “Signor Caronte", vince il primo premio al concorso nazionale della canzone d’autore “Musica Controcorrente” e conquista la finale del “Premio Bindi”. Nel 2014, con la canzone “La giustizia dei re”, raggiunge la finale del concorso nazionale "Botteghe d’autore".

Nella primavera del 2018 viene pubblicato il primo LP, “Animale sociale” cui segue una tourné di spettacoli ispirati alla formula del Teatro-Canzone. Nell’estate del 2018 fonda con Pietro Adragna, due volte campione del mondo di fisarmonica, il progetto musico-teatrale “Musica senza confini”, che ha debuttato all’Auditorium Rai Sicilia di Palermo.

Nel 2019, a Torino consegue il secondo piazzamento al concorso nazionale letterario-musicale “Diversamente uguali”. Nel novembre 2020, con la propria band, partecipa al programma televisivo in onda su canale 5 “Tu sì que vales” presentando la canzone “La tribù”. Il 6 maggio 2022 viene pubblicato su tutte le piattaforme digitali il singolo “Mischio le carte” che vede la partecipazione straordinaria di Peppe Servillo, noto frontman degli Avion Travel.

Nello stesso anno, inizia la collaborazione artistica con il Maestro Salvatore Nogara, compositore e musicista siciliano, con il quale porta in scena lo spettacolo-concerto “Suona di più” e, nell’estate del 2023, lo spettacolo “La forza di un amore”, ispirato ad una storia vera e da cui è stato tratto un romanzo e la serie tv Netflix “From scratch”.

La carriera artistica si amplia e si estende al teatro ed al cinema.

Nel 2022, inizia la collaborazione con lo psichiatra e scrittore Marcello Alessandra, autore degli spettacoli teatrali “Insanus” e “Donne”, per i quali il cantautore presta le proprie canzoni e ne scrive di inedite. Lo spettacolo “Donne” debutta al Teatro stabile Biondo di Palermo il 27 maggio 2023. Tra l’autunno del 2022 e la primavera del 2023, arrivano le prime esperienze cinematografiche: ottiene una figurazione speciale nello spin off italiano della serie “Citadel: Diana” e nella nota serie tv “Màkari”, su Amazon (Prime Video) e su Rai 1.

La sua partecipazione alla serie Tv Màkari, di qualche settimana fa, è stata per lui solo un gioco «nessuno si azzardi a chiamarmi attore – prosegue Alessio - ma, giacché mi pace giocare, chissà... forse mi rivedrete ancora sul piccolo schermo».

Una delle imprese più ardue per un artista siciliano è quella di uscire dai confini della propria Terra. Nel corso della sua carriera artistica, ha girato la Sicilia per lungo e per largo e ha raccolto tanti consensi, ma ha sempre cercato di diffondere la sua musica oltre lo Stretto, ma non senza difficoltà. Ha avuto qualche bella gratificazione, soprattutto in occasione della partecipazione a programmi televisivi di rilievo nazionale, ma ancor di più nel ricevere premi in concorsi nazionali dedicati alla musica d'autore.

«Non che avessi bisogno di prendere coscienza di ciò che avevo l'urgenza interiore di fare, ma aver compreso che la mia arte riusciva a far breccia su esperti del settore mi ha dato una gran fiducia. Non posso non menzionare l'essere stato premiato da Max Manfredi, il più grande erede della "scuola genovese dei cantautori", come ebbe a dire Fabrizio De Andrè, con il quale scrisse a quattro mani "La fiera della Maddalena".

Inoltre, grande motivo di orgoglio è per me la collaborazione con Peppe Servillo, noto frontman degli Avion Travel, che ha prestato la sua voce nella mia canzone "Mischio le carte". Infine, mi piace menzionare l'amico compositore Salvatore Nogara, con il quale qualche anno fa è nata una stimolante collaborazione artistica che sono certo proseguirà nel tempo".

Negli ultimi anni, ha potuto avvicinarsi al teatro con un approccio differente: non quello del protagonista, ma dell'autore musicale che si mette al servizio del regista e/o del drammaturgo.

Gli spettacoli "Donne" e "Insanus", scritti dallo psichiatra Marcello Alessandra, lo hanno messo davanti alla sfida di scrivere "su commissione" invitandolo a percorrere questa strada. Dopo aver debuttato al Teatro Biondo di Palermo e al Teatro Santa Cecilia, c'è stata una piccola tournèe che, a breve, porterà gli spettacoli in Veneto.

Quanto al futuro e ai miei progetti, ce ne sono tanti: pubblicare il suo singolo in primavera con annesso videoclip, proseguire le collaborazioni in corso e cercarne di altre, scrivere qualcosa che abbia un senso scrivere.

"Ciò che più mi importa è preservare la mia "passionaccia". Il mio desiderio è solo quello di non smettere mai di ascoltare me stesso, di continuare a scavare, perché sono certo che un buon lavoro di introspezione sia il motore di ogni buona idea artistica e fonte di interessanti progetti.

Guardare solo ciò che avviene fuori da noi è del tutto sterile, se non si guarda anche dentro di sé. Certamente è faticoso, ma le grandi fatiche portano grandi soddisfazioni".

Alessio nutre sentimenti di riconoscenza nei confronti di quelle persone che non conosceva e che si sono avvicinate a lui per pura ammirazione; i loro applausi in teatro e i loro attestati di stima sono dolci carezze che non smettono di lusingarlo e che gli danno tanta motivazione.

In questo senso, ogni volta che qualcuno gli manifesta la sua stima, si sente responsabilizzato e sa di dovere fare meglio di prima.

Con questo input e questi stimoli, siamo certi che Alessio raggiungerà nuovi traguardi e altrettanti successi.
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