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La sua bellezza "nasconde" un fatto di sangue: in un video un pezzo di storia della Sicilia

Luoghi incontaminati dove quasi si dimentica cosa vi accadde. Per viaggiare poi fino alle acque dolci di un lago che racconta le vicende di un intero popolo

Balarm
La redazione
  • 12 marzo 2022

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Un viaggio alla scoperta di luoghi incontaminati a due passi da Palermo, la cui bellezza lascia spazio all'amarezza nel ricordare che sono stati teatro di un gravissimo eccidio.

Nella prima parte del video girato dal videomaker Carmelo Di Salvo si vede Portella della Ginestra, località montana tragicamente nota per la strage che si consumò l'1 maggio del 1947 per mano del bandito Giuliano e della sua banda.

Sul luogo della tragedia sorge un memoriale, opera dell'artista Ettore de Conciliis, costituito da numerose iscrizioni incise su pietre locali di grandi dimensioni, poste attorno al "Sasso di Barbato", dal nome del socialista italo-albanese Nicola Barbato da Piana degli Albanesi, fondatore e dirigente dei Fasci siciliani dei Lavoratori.

Dalle rocce che ancora portano i segni della storia si vola sulle ali delle immagini fino al lago di Piana degli Albanesi, che costituisce un'importante area naturalistica di circa 310 ettari e, insieme a lingua, rito e costumi, è uno degli elementi simbolo di questo paese della provincia di Palermo.

Si tratta del centro più importante e noto degli albanesi di Sicilia, nonché il più grande stanziamento arbëreshë, dove da secoli risiede la più popolosa comunità albanese d'Italia. Da non perdere il delizioso e famosissimo cannolo di Piana!
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