CRONACA
La Sicilia in copertina su "Le Figaro": perla del Mediterraneo, ma la mafia è sempre lì
Oltre alle bellezze storiche, naturalistiche e culturali, il giornale francese non dimentica la presenza della mafia. E si accende la polemica con l'assessore regionale ai Beni Culturali
La copertina "Sicile eternelle" di un inserto de Le Figaro
A scriverlo, su Facebook, è l'assessore regionale dei Beni Culturali e dell'Identità Siciliana, Alberto Samonà. Il giornale francese dedica un inserto alla Sicilia, che però scatena qualche polemica.
«Tuttavia - dice però l'assessore - nella scheda di presentazione che pubblicizza il numero non può non notarsi un infelice riferimento alla mafia ("la mafia vi pratica il crimine e l'estorsione secondo le regole di un impenetrabile codice d'onore"), che appare del tutto decontestualizzato rispetto al resto del testo in cui si sottolineano le bellezze e le peculiarità della nostra terra».
«Lo dico senza polemica, - conlude l'assessore - ma ritengo fuori luogo che ancora oggi si pensi a stereotipi che ripropongono lo stantio binomio Sicilia-mafia, come sembra emergere da quella frase, che francamente stride rispetto al resto del testo - peraltro molto bello - di questa presentazione».
Ma cosa dice di bello "Le Figaro"? Nel testo di presentazione dell'inserto speciale si parla di bellezza della costa, dell'odore degli aranci in fiore, del rumore dei rami d'ulivo mossi dal vento. In Sicilia, scrivono, «Si trovano alcuni dei più bei templi antichi, mosaici scintillanti d'oro, castelli sui promontori e lo sviluppo fastoso di un'architettura che trasforma le chiese, i palazzi e le ville in scene teatrali».
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