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È il maniero più grande della Sicilia: un documentario ne svela aneddoti e leggende

Ogni singola pietra riesce a raccontare incredibili sfaccettature di un territorio denso di storia, resiliente, continuamente capace di inneschi di desiderio e di riscoperta

Balarm
La redazione
  • 14 gennaio 2021

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Il castello di Caccamo è un luogo unico, denso di storia e aneddoti che testimoniano di secoli di vicende e illustri personaggi.

Un forziere ricolmo di tesori, un monumentale palinsesto capace di raccontare secoli di trame, intrighi, battaglie e grandi casati che in successione ne hanno forgiato le fattezze: questo e molto altro è il maniero feudale più grande della Sicilia.

Il documentario “Il respiro del tempo. Alla scoperta del Castello di Caccamo” realizzato da Esperienzasicilia.it ne svela curiosità e aneddoti per quanti ancora non lo conoscessero.

Il progetto, condotto in collaborazione con l’associazione Rodoarte Onlus e Impronta Magazine, con il patrocinio gratuito del Comune di Caccamo, è curato da Lorenzo Mercurio, coadiuvato da Alessandra Gioè (per le riprese di backstage) e arricchito dalle riprese aeree di Massimiliano Vella.

Voci narranti e interviste d’eccezione sono riportate, come quelle a Rodo Santoro, che ha condotto i lavori di restauro di questa antica fabbrica; ai ragazzi de “La Fianna” con le loro rievocazioni storiche, a Mimmo Rizzo per la reinterpretazione di uno dei passi de “Libro del Regno di Sicilia” del cronista Ugo Falcando (contemporaneo dei fatti narrati) e la sua lettura da parte di Luca Rubino, la poesia di Anna Cordone (letta da Alessandra Gioè).

Nel video si possono scoprire leggende e presenze fantasmatiche che abiterebbero il castello e impreziosiscono l’intrigante sequela di scene, dove ogni singola pietra riesce a raccontare incredibili sfaccettature di un territorio denso di storia, resiliente, continuamente capace di inneschi di desiderio di riscoperta, sorvegliato da questo gigante architettonico appollaiato da secoli su una rupe rocciosa che domina la sottostante vallata.

Le eteree figure di Matteo Bonello e la cosiddetta “Monaca di Caccamo” rivivono nel racconto di Rita Lo Bello e, ancora, nella presunta apparizione della monaca illustrate da Rosario Ribbene, tasselli peculiari di vicende lontane da noi, ma che forse ancora accadono dentro le mura di questo maniero.
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