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Coronavirus, una nuova speranza per l'arrivo del vaccino: l'Oms ha ipotizzato una data

L'Organizzazione mondiale della sanità ipotizza una data possibile per la validazione del vaccino anti Covid-19, intanto però ci si appresta in Italia a nuove misure restrittive

Balarm
La redazione
  • 7 ottobre 2020

Il vaccino più sperato e atteso della storia contemporanea adesso ha una probabile data. Secondo quanto affermato dal direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità, infatti, «C’è la speranza che entro la fine di quest’anno potremo avere un vaccino».

L'affermazione - riportata dal Corriere della Sera - è stata fatta alla fine di una riunione dell'organismo. Non è stato specificato, ovviamente, quale dei viaccini sembra essere più vicino alla fine dei trial necessari a renderlo somministrabile. In campo ci sarebbero una quarantina di studi clinici a buon punto e tra questi ce ne sono anche alcuni italiani.

Siamo dunque ad una svolta? Presto per dirlo ma, certamente siamo in una fase delicata e ogni buona notizia riaccende la speranza che si possa tornare a breve ad una vita normale, senza obblighi e mascherine.

Al momento, secondo i dati dellì'Oms, ad essere colpita dal virus sarebbe il dieci per cento della popolazione mondiale, quasi 800 milioni di persone quindi. I dati, purtroppo, segnalano che il Covid-19 continua a diffondersi un po' a tutte le latitudini.
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Ne sappiamo qualcosa in Italia, dove ci si aspettano nuove misure che potrebbero stringere la cinghia ad alcune delle abitudini che avevamo ritrovato dopo la fine del lockdown. In attesa che il Governo vari il nuovo Dpcm si parla già di obbligo di mascherine sempre quando si è all'aperto - come per altro avviene già in Sicilia - e di chiusura anticipata dei locali alle 23. E per chi non rispetta le regole multe fino a mille euro.

Sembra essere l'assembramento prevalentemente dei giovani, uno dei pericoli principali per il propagarsi del Coronavirus, ecco perché le possibili chiusure anticipate. L'atra lente d'ingrandimento è puntata sulle scuole. La situazione al momento sembra essere sotto controllo.

Anche la Sicilia ha fatto registrare dei casi all'interno degli istituti scolastici ma, tra quarantene e lezioni a distanza, al momento non sembrano esserci focolai preoccupanti.

Ciò che adesso preoccupa, in aggiunta, è l'avanzata dell'influenza, ecco perché è stato consigliato di effettuare il vaccino, con particolare attenzione alle persone che soffrono già di altre patologie e sono quindi maggiormente esposti agli effetti negativi di un possibile contagio.
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