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"Boogie nights" e il business del sesso: il film ispirato al pornoattore John Holmes

Nel capolavoro di Paul Thomas Anderson un acerbo e intenso Mark Wahlberg interpreta Eddie, giovane lavapiatti "superdotato" catapultato nel mondo del cinema porno

  • 1 aprile 2020

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Siamo negli anni Settanta. Un regista di film porno di nome Jack Horner incontra per caso Eddie, lavapiatti in un locale a luci rosse con alle spalle un passato di violenza familiare ma con davanti un talento "naturale". Da questo incontro nasce un idillio: Jack convince il giovane "superdotato" a entrare nel suo mondo per dare nuova vita alla pornografia elevandola a vera e propria forma d'arte.

Molti leggendo queste poche righe avranno sicuramente riconosciuto la trama di "Boogie nights" (titolo originale "The Dirk Diggler Story"), capolavoro scritto e diretto nel 1997 da Paul Thomas Anderson, che con questa pellicola si è assicurato un posto d'onore nell'olimpo cinematografico.

Protagonista è un acerbo ma intenso Mark Wahlberg - affiancato da un'altrettanto giovane e splendida Julianne Moore - nel ruolo di Eddie, la cui storia trova ispirazione in parte (non del tutto) nella movimentata e tragica vita del pornoattore John Holmes, morto nel 1988 per via dell'AIDS.
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Per fare solo qualche esempio, tra i numerosi riferimenti a Holmes vi sono senza dubbio l'ingenuità del personaggio, la sua istintiva attrazione verso personalità "oscure", l'ossessione per le arti marziali, persino il tentativo (fallito) di diventare una rockstar.

In realtà a una più attenta analisi il capolavoro di Anderson non trae ispirazione soltanto dalla vita di Holmes, bensì da vicende legate agli attori porno più famosi dell'epoca.

Una piccola curiosità: in origine il ruolo di Eddie fu proposto al giovane (e praticamente sconosciuto) Leonardo DiCaprio che dovette rifiutare la parte perché impegnato sul set del kolossal "Titanic". Si racconta che fu proprio lui a suggerire Mark Wahlberg per quel ruolo.
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