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L'ispirazione nasce da un fiore: a Palermo la collezione di abiti da sposa "Plumeria"

È un fiore con un significato speciale e una lunga tradizione a diventare fonte di ispirazione per la bridal collection della stilista palermitana Morena Raimondo

  • 7 ottobre 2017

È uno dei fiori simbolo di Palermo, arrivato in città dopo un lungo viaggio per mare: stiamo parlando della pomelia, profumato fiore che ha messo radici proprio nel capoluogo siciliano diventando emblema di una migrazione che coincide con l’accoglienza.

Un fiore, dunque, che ha un significato speciale ed è diventato fonte di ispirazione della bridal collection ideata dalla palermitana Morena Fanny Raimondo, giovane stilista che ispira le sue collezioni alla storia e alla cultura di Palermo: uno stile che ha adottato da quando nel 2015 è tornata in città da Roma per aprire l'atelier More.

Quelli della collezione "Plumeria" sono dieci abiti dalle linee essenziali come i petali di una pomelia. La stilista ha usato cady, pizzo chantilly, pizzo macramè, chiffon, tulle point d’esprit, seta, cotone, lana e soprattutto fiori d'organza intagliati e lavorati a mano che raffigurano il frangipani.

«La pomelia è il fiore simbolo della città - dice Morena Raimondo - ed è un fiore migrante che ha fatto di Palermo la sua casa. Non è un caso se la prima ad aver indossato gli abiti di questa collezione, proprio all'Orto Botanico dove vengono custodite le più antiche specie, è una donna dai tratti stranieri».

«In questo preciso momento storico - conclude la stilista - pensare ad una collezione che rimandi interamente a un fiore, sofisticato in botanica, emancipato in storia, è fondamentale per chi immagina la moda come l’ottava arte».

Il nome della bridal collection, che prende spunto da quello botanico del fiore, rimanda all'Ottocento, quando alle donne promesse in matrimonio si regalava proprio un mazzo di pomelie.
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